Avio (Trento) - Due esposizioni con testimonianze e opere d’arte per spiegare le atrocità del regime nazista. Fino al 28 gennaio nel municipio di Avio sarà possibile visitare le mostre ufficiali del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau che raccontano, attraverso le parole e le opere d’arte degli ex prigionieri, il campo di concentramento di Auschwitz. L’esposizione è parte integrante di “Living Memory 2025”, il contenitore patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento incentrato sugli eventi della seconda guerra mondiale e sulla Shoah, e questa mattina nella sala consiliare del municipio il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha tenuto a battesimo la prima iniziativa: “Abbiamo voluto effettuare questa anteprima ad Avio - ha affermato il presidente - per evidenziare come questo progetto non riguardi soltanto i maggiori centri, ma coinvolga tutta la comunità trentina.
Living Memory tiene viva la memoria rispetto alle gravi azioni perpetrate dal regime nazista e tutti noi, a partire dalle istituzioni, siamo chiamati a lavorare, proporre e a partecipare a eventi come questi, volti a illustrare cosa è stato il nazismo e non far dimenticare episodi di gravità assoluta per tutta l’umanità”.
Spettatori interessati, gli alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado di Avio, ai quali dopo i saluti del sindaco Ivano Fracchetti, si è rivolto il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi: “Eventi come questi - ha dichiarato Ferrandi - contribuiscono, attraverso la memoria, a farci diventare cittadini più consapevoli, più attrezzati, più capaci di affrontare le sfide. Il 27 gennaio saranno passati 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e i testimoni di quanto accaduto sono sempre meno. Senza di essi questo importante capitolo della storia moderna rischia di diventare storia di un lontano passato ed ecco che interviene Living Memory. Con le sue attività e i suoi appuntamenti è in grado di riportare le testimonianze di chi ha vissuto questa tragedia in prima persona, in modo che siano rielaborate e rese ancora attuali con nuovi linguaggi e nuove sensibilità”.
La mostra “Il campo di concentramento di Auschwitz” propone contenuti dalla nascita del campo di concentramento e sterminio, il suo funzionamento, l’avvio della soluzione finale, la liberazione dell’armata sovietica e il tentativo dei nazisti di distruggere le prove di quanto accaduto. “Auschwitz nell’arte dei prigionieri”, invece, descrive la vita all’interno del campo di concentramento attraverso le opere di chi è sopravvissuto.