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Elezioni Comunali a Trento, intervista a Marcello Carli

Candidato nella lista Campobase

Trento - Marcello Carli: verso le elezioni del 4 Maggio. È iniziato lo sprint finale per la conquista della prima poltrona di palazzo Thun a Trento che porterà alle urne il 4 di maggio i cittadini di Trento. Uno dei protagonisti sarà Marcello Carli, consigliere uscente dell'ultima consiliatura e candidato per Campobase a sostegno di Franco Ianeselli.

Marcello Carli nasce a Trento il 13 dicembre 1968; studia al collegio Arcivescovile, frequentando il liceo scientifico e dopo si iscrive all’università a Trento, laureandosi in economia politica.
Dal 1998 al 2007 è membro della giunta di Confcommercio di Trento, e dal 1998 al 2000 diventa vicepresidente nazionale dei giovani industriali con delega ai rapporti internazionali.
Poi, dal 1999 al 2003 viene eletto vicepresidente dei giovani imprenditori europei. Dal 2003 al 2008 viene nominato consigliere provinciale e dal 2020 è consigliere comunale a Trento. Ha presieduto la Commissione per l'urbanistica e i lavori pubblici, e ha fatto parte della Commissione per il bilancio, le attività economiche e gli affari generali.
È uno dei fondatori di Campobase, partito nel quale ha scelto di candidare alle prossime elezioni comunali del 4 di maggio.

"Ho scelto di candidare sostenendo Franco Ianeselli perché credo che il lavoro fatto dall’amministrazione in questi cinque anni sia stato buono e meriti di essere continuata - spiega Carli che elenca le sfide importanti dei prossimi anni nel capoluogo - : il grande impianto verso il Bondone, l’edilizia popolare per le persone in difficoltà, l’integrazione tra università e città (il tema della movida è sempre attuale), e soprattutto il tema della sicurezza: perché vivere in una città sicura è un diritto di tutte le persone a vivere libere".

Per Marcello Carli sarà un tema importante anche quello delle RSA, visto il progressivo e costante invecchiamento della popolazione ed il bisogno di accudimento che le persone anziane hanno.
Un altro tema strategico sarà quello del commercio e della sua sostenibilità e presenza del tessuto cittadino: "Credo che la città vada valorizzata anche in questo importantissimo e decisivo aspetto, avendo un grandissimo valore sociale. Perché una città vissuta anche da un punto di vista commerciale è una città più sicura. Ricordiamoci anche che negli ultimi due anni sono spariti 400 negozi nel capoluogo".

In questi ultimi 5 anni di legislatura rifaresti tutto uguale?
"Nessun dubbio, certamente sì"

In questa tornata elettorale è sceso in campo con Campobase a sostegno del sindaco uscente Franco Ianeselli, come mai?
"Ho candidato sindaco in una lista indipendente con l'anima civica cinque anni fa, perché non credevo che l’ex segretario della Cgil potesse fare il sindaco in maniera adeguata. In consiglio in questi anni ho scoperto l’equilibrio con cui Ianeselli gestisce la sua amministrazione e mi sono trovato d’accordo su molte scelte che sono state proposte, così come l’amministrazione si è trovata d’accordo con molte delle proposte che ho avanzato io. Per cui, l’allargamento della maggioranza è diventata una cosa naturale e logica e sono entrato in maggioranza. Non ho chiesto nulla in cambio, ma è stata una scelta di coerenza politica. Per questo motivo oggi mi sento di sostenere con convinzione la candidatura di Franco Ianeselli a sindaco di Trento".

Terzo mandato provinciale, qual è la sua idea?
"Sul terzo mandato ho una posizione contraria perché ritengo che un buon presidente possa fare bene il suo lavoro in 10 anni.
E la storia dimostra che il mandato diretto conferisce già un grande potere al presidente; far durare questo potere 15 anni secondo me è troppo, rischiando anche di paralizzare la democrazia".

Circonvallazione ferroviaria, un tema che divide: come la pensa a riguardo?
"La circonvallazione ferroviaria è un’opera che rientra all’interno del sistema europeo dei trasporti, necessario e pensato per spostare il traffico merci dall’autostrada alla ferrovia; se non vogliamo che la città venga inondata di treni merci, rendendo di fatto - per ragioni acustiche - la vita impossibile, spostare i treni sulla circonvallazione e in galleria è assolutamente necessario. Inoltre, la circonvallazione ferroviaria rende possibile progettare e realizzare l’internamento della ferrovia storica, ricucendo urbanisticamente i due brani di città, attualmente divisi dall’asse ferroviario esistente".

Lei per primo ha lanciato l'idea del parcheggio di Piazza Cantore in Cristo Re...
"Credo che il tema della mobilità sia un elemento essenziale per garantire la qualità della vita in questa città. Oltre a sviluppare un ring intorno al centro storico, che viaggi in senso unico, dobbiamo promuovere anche la costruzione di tanti parcheggi pertinenti e non pertinenziali. Penso per esempio che sotto Piazza General Cantore potrebbe essere costruito un parcheggio multipiano in parte da dedicare agli utenti rotativi in parte da dedicare ai residenti. È già stato fatto sotto i giardini di Piazza Centa, quindi nulla di soprannaturale"

Però il centro sinistra punta a ridurre le autovetture in circolazione...
"Ed ha ragione, dobbiamo pensare sì a ridurre il numero di macchine, ma dobbiamo pensare al fatto che le macchine rimarranno comunque sempre in uso, perché sono il mezzo più flessibile che esiste per tutte le età. Inoltre tra trent’anni probabilmente tutte le persone avranno macchine elettriche o macchine ibride e quindi l’impatto ambientale delle automobili si ridurrà in maniera enorme. Pertanto, va bene promuovere le ciclabili ma non a scapito delle auto, ma in un rapporto di complementarietà e di convivenza perché non tutte le persone hanno la stessa capacità di mobilità non tutte le persone vogliono andare in bicicletta ed è giusto che i mezzi vengano utilizzati in rapporto alle proprie esigenze".

Alloggi pubblici, un problema che negli ultimi anni di è aggravato. Cosa si può fare a riguardo?
"Per risolvere e gestire il problema degli alloggi pubblici, ma vorrei dire dell’abitare in senso generale, dobbiamo sviluppare una partnership tra settore pubblico e privato, immaginando di costruire un’alleanza virtuosa per dare una risposta efficace ad un cardine ad essenziale dei diritti sociali, rappresentato appunto dal diritto alla casa".

Oggi invece pare che trovare una casa sia diventata una vera angoscia....
"Esatto, e questo non deve succedere ne dal punto di vista economico né da quello della possibile ricerca di un alloggio in affitto o dell'acquisto a prezzi accessibili. È poiché il sistema attuale ci ha condotto a questa condizione problematica, che registriamo tutti i giorni, dobbiamo immaginare soluzioni diverse ed innovative. Continuando a fare le stesse cose, non si possono risolvere problemi nuovi dobbiamo cambiare schema di ragionamento ed approcciare il problema costruendo un’alleanza tra settore pubblico e settore privato".

Marcello Carli in questi anni ha saputo coniugare l’attività imprenditoriale con l’impegno politico, sempre animato dalla volontà di fare la differenza. La sua visione dinamica del Trentino, unita alla sua esperienza e passione, lo rende sicuramente un punto di riferimento per molti. Con un occhio attento ai cambiamenti globali e l’altro alle necessità locali, Carli rappresenta una figura che, senza dubbio, continuerà a influenzare la politica trentina per gli anni a venire.
Ultimo aggiornamento: 21/03/2025 19:01:36
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