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In 553 alla cerimonia di laurea dell'università di Trento

In piazza Fiera la testimonianza di Albert Antwi-Boasiako

Trento - Arrivano dall’Italia, ma anche dall’Austria, dal Brasile, dal Cile, dalla Germania, dal Libano, dal Marocco, dalla Moldavia, dal Pakistan e dalla Romania gli oltre 550 neodottori e neodottoresse che oggi hanno affollato piazza Fiera a Trento per la cerimonia pubblica di laurea. Il più giovane è Gabriele, 21 anni da compiere; la più grande è Chiara, 57 anni fatti ad agosto. Tra i dipartimenti UniTrento, il più rappresentato è Economia e Management, con 154 titoli triennali conseguiti nell’ultimo semestre; seguono Sociologia e Ricerca sociale, a quota 109, e, a pari merito, Ingegneria e Scienza dell’Informazione e Psicologia e Scienze cognitive, ciascuno con 69 laureati e laureate.

"La laurea – ha ricordato il rettore Flavio Deflorian segna la conclusione di un percorso intenso e impegnativo, fatto di lezioni, studio, esami, sacrifici e successi. Avete incontrato ostacoli, grandi e piccoli, e li avete superati. Avete commesso errori, ma avete saputo trasformarli in occasioni di apprendimento".

Un discorso, quello del rettore, imperniato sul concetto di “cultura senza confini”, uno strumento universale per esplorare mondi e possibilità: "Non so dove vi porterà il vostro domani – ha proseguito Deflorian – ma so per certo che vi sentirete a casa ovunque andrete, in Italia, in Europa, in tutto il mondo. Lo posso affermare perché l’Università vi ha preparato a pensare con una prospettiva globale e internazionale. Vi ha insegnato che la cultura non conosce barriere e ha il potere straordinario di superare ogni confine che l’essere umano tenta di tracciare o circoscrivere".

Il rettore ha poi ricordato gli strumenti messi a disposizione dall’Università di Trento per chi vuole fare esperienze e costruire relazioni che vadano oltre i confini nazionali: i programmi di mobilità internazionale per studenti – Erasmus+, doppia laurea e accordi bilaterali – la collaborazione con oltre 650 atenei in tutto il mondo, il consorzio Eciu, al cui interno si testa un approccio formativo nuovo e flessibile. "Spero che tutto ciò – ha concluso il rettore – vi abbia trasmesso il senso di appartenenza a una comunità senza confini, unita dal valore della cultura e impegnata a promuovere il progresso della conoscenza in ogni ambito disciplinare. Perché l’Università non è un edificio, un luogo fisico, ma una comunità di persone che supera le barriere simboliche, linguistiche e ideologiche. Un luogo dove incontrarsi fisicamente, faccia a faccia, non schermati e a distanza, dietro a un computer o a un telefono".

La cerimonia è stata organizzata con la collaborazione del Comune di Trento e della Provincia autonoma di Trento. "È stato un privilegio avervi con noi in questi anni. La vostra presenza è stata più importante di quanto voi possiate immaginare, perché una comunità studentesca porta non solo vivacità, ma punti di vista nuovi sul mondo. Porta energie supplementari: quelle che abbiamo visto all’opera nelle nostre associazioni di volontariato, che in voi studenti hanno trovato un arricchimento impagabile. Porta volontà di futuro, capacità di immaginare, di progettare fuori dagli schemi del noto e del conosciuto", ha detto Elisabetta Bozzarelli, vicesindaca del Comune di Trento e assessora con delega in materia di Cultura e Turismo. «Non lasciate imbrigliare le vostre energie. Pretendete di avere un ruolo e di far valere il vostro desiderio di cambiamento. Abbiate sempre l’ardire di essere liberi e libere. Il pianeta che vi trovate ad abitare non è certo il migliore dei mondi possibili. E voi, con le vostre menti preparate e i vostri cuori coraggiosi, potete sempre fare la differenza".

"Viviamo in un mondo in continua evoluzione, incerto, a tratti complesso e in rapida trasformazione, ma grazie alle competenze che avete acquisito, saprete affrontarlo", ha rimarcato Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca della Provincia autonoma di Trento rivolgendosi alle laureate e ai laureati.
"L’università vi ha fornito strumenti per analizzare criticamente i problemi, approfondire i temi e collaborare per trovare soluzioni innovative. Voi siete una risorsa essenziale per il Trentino, per l’Italia e per il nostro futuro comune. Come amministrazione, siamo impegnati a rendere il Trentino un luogo dove possiate realizzare le vostre aspirazioni, sia professionali che personali, rimanendo in un territorio che guarda con apertura e collaborazione all’Europa. Siamo orgogliosi della nostra università e lavoriamo affinché diventi sempre più un centro di eccellenza, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo professionale e imprenditoriale. Il Trentino è qui per sostenervi, e vi invito a considerarlo non solo come punto di partenza, ma anche come una meta per costruire il vostro futuro".

A portare la propria testimonianza sul palco di piazza Fiera è stato Albert Antwi-Boasiako, laureato in Filosofia all’Università di Trento nel 2008 e ora direttore generale della Cyber Security Authority del Ghana. Durante il suo intervento, Antwi-Boasiako, ha annunciato l’istituzione di un premio di laurea annuale per studentesse e studenti, da parte della sua azienda, come segno di gratitudine verso l’Università di Trento, istituzione che lo ha accolto e formato.
Antwi-Boasiako racconta così l’arrivo a UniTrento: "Desideravo un ambiente intellettuale che mi mettesse alla prova con nuove prospettive, culture e idee diverse. Molte persone, in tutto il mondo, nutrono lo stesso desiderio. Sono felice di vedere la spinta all'internazionalizzazione dell’Ateneo. Questo apre sicuramente le porte a talenti provenienti da diverse parti del mondo e rende Trento un importante centro di apprendimento e sviluppo intellettuale".

E a proposito della scelta di studiare filosofia: "La passione per la filosofia è stata una naturale evoluzione dell’amore per la conoscenza. Attraverso questa disciplina, ho imparato a esaminare criticamente non solo il mondo, ma anche me stesso. La filosofia è stata importante perché mi ha insegnato a pensare in modo analitico, a mettere in discussione le ipotesi e a cercare la verità da più prospettive. Il campo delle scienze umane mi ha aiutato a costruire una solida base intellettuale che è stata fondamentale non solo per comprendere concetti scientifici complessi, ma anche per apprezzare la condizione umana. Mi ha insegnato ad affrontare i problemi con una mente aperta ma scettica, assicurandomi di non accettare le informazioni per il loro valore apparente, ma bensì di interagire con esse in modo critico".

Conseguito il titolo a UniTrento, Antwi-Boasiako ha proseguito la formazione a Portsmouth, nel Regno Unito, e a Pretoria, in Sud Africa. Qui, ha potuto approfondire le ricerche sulla scienza digitale forense. Infine, il ritorno in Ghana, la creazione di E-Crime Bureau, una società di consulenza pionieristica per la sicurezza informatica e l'informatica forense, e la nomina prima a consulente per la Sicurezza informatica nazionale e poi a Direttore Generale dell'Autorità per la Sicurezza informatica: "Un percorso non semplice, ma sono orgoglioso dei risultati raggiunti come paese e del mio contributo a questo processo. Tornando a casa e applicando ciò che ho imparato all'estero, sono stato in grado di contribuire allo sviluppo della sicurezza informatica del Ghana e allo sviluppo di norme, standard e best practice globali per garantire la sicurezza della società digitale emergente"».

La cerimonia di laurea è proseguita con l’Inno alla gioia e la consegna delle pergamene da parte di Flavio Deflorian e della prorettrice alla didattica Paola Venuti. Poi, la proclamazione di dottoresse e dottori e il lancio dei tocchi.

Erano 553 i neodottori e le neodottoresse presenti questa mattina in piazza. Hanno conseguito la laurea triennale da marzo a ottobre 2024 al Centro Agricoltura Alimenti Ambiente e nei dipartimenti di: Biologia cellulare, computazionale e integrata; Economia e Management; Facoltà di Giurisprudenza; Fisica; Ingegneria civile, ambientale e meccanica; Ingegneria e Scienza dell'Informazione; Ingegneria industriale; Lettere e Filosofia; Matematica; Psicologia e Scienze cognitive; Sociologia e Ricerca sociale.

I primi a salire sul palco sono stati gli allievi e le allieve del Collegio Clesio. Hanno partecipato l’Orchestra UniTrento e la Corale polifonica dirette da Marco Gozzi, composte da studenti e studentesse, docenti e personale dell’Università di Trento. Alla cerimonia era attivo il servizio Lis (Lingua dei segni italiana) a cura di Ens (Ente nazionale sordi Onlus).
Ultimo aggiornamento: 26/10/2024 00:15:18
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