Tra di loro, 4 su 5 hanno figli con meno di cinque anni: sono le mamme che, dovendosi prendere cura dei bimbi più piccoli, hanno rinunciato alla loro occupazione o sono state espulse dal mercato del lavoro.
La Provincia autonoma di Trento è in prima linea da anni nel supporto alla maternità e il Rapporto di Save the Children conferma e premia questo impegno assegnandole il primo posto nella categoria dei “Servizi”.
I servizi che offre la Provincia autonoma di Trento alle madri sono molteplici: si va dagli incentivi economici nell’area della conciliazione famiglia-lavoro - è di pochi giorni fa l’annuncio dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana di stanziare 400 mila euro per sostenere le famiglie trentine che nel corso dell’estate beneficeranno dei servizi conciliativi -, all’Assegno di natalità per il secondo e terzo anno di vita dei figli, dai Buoni di servizio del Fondo sociale europeo al servizio Baby sitting offerto e gestito dall’Agenzia del Lavoro.
Altro esempio virtuoso è la certificazione Family Audit (citata nel Report a pag. 45), che ha introdotto in oltre 300 aziende italiane, di cui 182 trentine, percorsi di armonizzazione dei tempi di vita con quelli di lavoro dei dipendenti delle aziende con risultati tangibili: telelavoro e smart working, nidi aziendali, orari flessibili in entrata e uscita, banca delle ore, premio natalità, congedi parentali, convenzioni con enti erogatori di servizi territoriali per i dipendenti e i loro figli, ecc.