Trento - Il Consiglio di Stato ha accolto i ricorsi delle associazioni ambientaliste: il provvedimento del presidente della Provincia di Trento di abbattere l'orsa F36 è stato dichiarato illegittimo. La vicenda è alquanto controversa: il 7 settembre 2023 il presidente Maurizio Fugatti aveva autorizzato l'abbattimento dell'orsa F36 per comportamenti aggressivi nei confronti delle persone. Provvedimento sospeso l'11 settembre 2023 dal Tar del Trentino Alto Adige, il 27 settembre, l'orsa F36 fu trovata morta e il Tar dichiarò l'improcedibilità dei ricorsi proposti da Lav, Lndc Animal Protection e Wwf.
Nonostante la dichiarazione di improcedibilità, le associazioni proseguirono l'azione legale davanti al Consiglio di Stato, sostenendo di avere comunque interesse ad una pronuncia di merito. I giudici hanno accolto i ricorsi sostenendo che "non è rispettoso del principio di proporzionalità… dovendosi sempre ritenere che l'abbattimento rappresenta l'extrema ratio, da disporre solo quando altre soluzioni non sono in astratto ed in concreto praticabili".
Secondo il Consiglio di Stato la Provincia aveva l'obbligo di "valutare ogni misura intermedia tra la libertà e l'abbattimento dell'animale e, quindi, anche l'ipotesi del trasferimento in una struttura diversa da quelle di proprietà della Provincia, eventualmente anche fuori dal territorio regionale o nazionale, che avrebbe realizzato, pur sempre, una forma di captivazione".
La sentenza del Consiglio di Stato rinfocola comunque le polemiche sui grandi carnivori, con una divisione netta di posizioni tra cittadini delle valli trentine, istituzioni locali da un lato e associazioni ambientaliste dall'altro.
Ultimo aggiornamento:
14/11/2024 00:27:14