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Protesta dei dipendenti pubblici davanti alla Provincia di Trento

In piazza più di mille lavoratori

Trento - La protesta dei dipendenti pubblici: in mille sotto il Consiglio provinciale di Trento. Stamattina presidio per chiedere maggiori stanziamenti per le buste paga: con l’inflazione persi 330 euro mensili a fronte di un recupero di 165 euro.

In mille si sono presentati oggi sotto il Consiglio provinciale per reclamare maggiori risorse per adeguare le retribuzioni impoverite dall’inflazione e non adeguate dall’ultimo rinnovo contrattuale, ma nessun incontro c’è stato con i capigruppo consiliari. Mentre lavoratrici e lavorarori di Fp Cgil e Flc Cgil erano in piazza Dante a protestare è arrivata la comunicazione del presidente Soini che, rimandando a domani l’incontro con i sindacati, di fatto chiudeva ad un confronto con i lavoratori del pubblico impiego e della scuola. Una scelta, assunta a maggioranza dai capigruppo, gravissima.
“Il presidente non si è fatto garante delle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, non ha favorito il confronto. L’incontro di domani in Prima commissione era già in programma e riguarda la legge di stabilità in generale. Così non solo ci si prende gioco dei lavoratori, ma si manca di rispetto a chi pacificamente riempe la piazza e chiede solo un confronto. E’ l’ennesimo solco che si scava tra chi siede nell’Aula e chi vive nella vita reale”, hanno commentato duri il segretario della Cgil, Andrea Grosselli, con i segretari generali di Fp Cgil e Flc, Luigi Diaspro e Raffaele Meo.

Restano, dunque, tutte sul tavolo le ragioni della protesta di questa mattina. Tra il 2022 e il 2024 le buste paga del comparto pubblico e della scuola hanno subito un taglio del potere d’acquisto reale pari a 330 euro e l’ultimo rinnovo contrattuale ha portato nelle tasche di lavoratori e lavoratrici del sistema pubblico trentino, della sanità e della scuola un aumento di appena la metà, cioè 165 euro.
Calcolatrice alla mano dunque non c’è stato nessun recupero della capacità di spesa.
“Siamo convinti che le autonomie locali, la sanità e la scuola pubblica costituiscano assi fondamentali per il buon funzionamento della nostra comunità e contribuiscano ogni giorno, con l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori, a mantenere la nostra società coesa ed efficiente – hanno detto i segretari provinciali Meo e Diaspro -. Queste figure vanno però valorizzate e le loro competenze riconosciute e il giusto adeguamento salariale è un elemento indispensabile, pena l'acuirsi del fenomeno dell'abbandono dei posti di lavoro e della scarsa attrattività sociale ed economica del lavoro e del ruolo pubblico”.
Le categorie di via Muredei chiedono uno stanziamento di risorse aggiuntive sul triennio 2022/24, per far fronte ad un’inflazione, ma anche risorse per un piano straordinario di assunzioni, fondato sul rapporto di lavoro a tempo indeterminato, per contrastare il precariato, difendere il perimetro pubblico dei servizi e contrastare la deriva delle privatizzazioni in corso. Dal sindacato anche la richiesta del finanziamento del sistema sanitario provinciale, per salvaguardare la sanità pubblica, rafforzando retribuzioni e livelli indennitari del personale. Tra le altre richieste anche stanziamenti adeguati per armonizzare i contratti pubblici trentini, finanziare adeguatamente la revisione degli ordinamenti professionali di autonomie locali e sanità, ma anche la sollecitazione a valorizzare e sburocratizzare la scuola, restituendo insegnanti, coordinatori pedagogici, direttori e dirigenti scolastici al loro ruolo pedagogico e didattico. Infine la richiesta a superare la logica degli accordi stralcio economici, rinnovando anche la parte giuridica dei contratti e l’adozione di un modello diffuso ed efficace dello smart working.

La risposta del presidente Claudio Soini
Riportiamo in calce stralcio del testo della email inviata oggi da Claudio Soini in risposta alla richiesta di Cgil, per contribuire a rappresentare in modo più corretto lo svolgimento dei fatti.
"Rispondo alla vostra richiesta di data 11 novembre 2024 di un incontro con i capigruppo del Consiglio provinciale di Trento sul disegno di legge provinciale di stabilità 2025, da svolgersi il 19 novembre 2024.
Ho sottoposto la vostra richiesta alla Conferenza dei presidenti dei gruppi, i quali hanno evidenziato come la fase di esame del disegno di legge n. 46 (Legge di stabilità provinciale 2025) sia appena iniziata dinanzi la competente Commissione e sia già in programma per la giornata di domani l'incontro con le organizzazioni sindacali. Per rispettare le competenze e il ruolo dei vari organi consiliari coinvolti nel procedimento legislativo, i presidenti dei gruppi si sono espressi a larga maggioranza per la non effettuazione dell'incontro nella giornata odierna, considerato che si vanificherebbe l'incontro in Commissione.
La Conferenza dei presidenti dei gruppi ha manifestato disponibilità a valutare future richieste di incontro, nel caso in cui il confronto previsto con la competente Commissione dovesse non essere sufficiente per la presentazione delle richieste delle organizzazioni sindacali generali e di categoria; si fa presente la possibilità in particolare di presentare anche dei documenti di osservazioni, messi a disposizione di tutti i consiglieri e utili anche per la successiva fase di esame consiliare".
Ultimo aggiornamento: 20/11/2024 00:03:41
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