Rovereto (Trento) - Sono stati presentati due incontri che si terranno a
Rovereto con l’
editorialista del
Corriere della Sera e corrispondente da New York
Federico Rampini, nel corso dei quali il celebre giornalista parlerà del continente africano, argomento del suo recente libro
“La speranza africana” (edizioni Mondadori). I due appuntamenti, organizzati dalle associazioni Il Melograno, Spagnolli Bazzoli, Conventus e dalla Federazione pensionati Cisl del Trentino, sono fissati il primo per
venerdì 31 gennaio alle 20 al Teatro Rosmini, il secondo, riservato agli studenti,
sabato 1° febbraio alle 9:30 nell’aula magna del
liceo Antonio Rosmini. Moderatore dell’incontro sarà
Enrico Franco, editorialista del Corriere della Sera.
Erano presenti alla conferenza la presidente e il vicepresidente dell’associazione Conventus
Lucia Silli e
Fabio Demattè, il presidente dell’associazione Il Melograno
Mauro Dossi, il presidente dell’associazione Spagnolli-Bazzoni
Giuliano Tasini, e in rappresentanza del Comune di Rovereto l’assessora alla cura e al benessere sociale
Arianna Miorandi.
“Come Comune di Rovereto abbiamo subito colto il valore di questa iniziativa, di ospitare il giornalista Rampini in questo duplice appuntamento, con le scuole e con la cittadinanza. Rampini è molto conosciuto come editorialista, giornalista, saggista e ha scritto libri importanti sulla Cina, l’India e adesso sull’Africa, un continente di cui fin’ora si è parlato molto poco, e spesso solo rimarcando gli aspetti negativi.
Ma gli incontri con Rampini sono utili anche per la luce che gettano sulla cooperazione trentina, in particolare su due importanti associazioni come Il Melograno e Spagnolli-Bazzoni che da anni sono attive con molti progetti nel continente africano, nonostante i finanziamenti negli ultimi tempi siano stati drasticamente ridotti”, sono state le parole dell’assessora Miorandi al momento dei saluti iniziali.
Gli organizzatori hanno quindi spiegato sotto quali aspetti l’Africa è destinata a giocare un ruolo da protagonista negli equilibri mondiali. Quello geopolitico: “In Africa si giocherà il futuro dell’Europa, dal momento che è lì che si trovano le materie prime indispensabili per lo sviluppo tecnologico, mentre adesso come adesso è stata lasciata alla mercé di Cina, India e Russia” ha detto Demattè. E quello demografico: “Il baricentro mondiale si sposterà verso l’Africa: è previsto che nel 2050 il continente ospiterà il 25 per cento della popolazione mondiale con un’età media di 35 anni”, ha aggiunto Dossi.
Federico Rampini nel suo libro propone una nuova lettura del continente nero, prendendo come spunto il successo che stanno ottenendo alcuni artisti africani nel centro culturale creativo di New York che con il loro genio e soprattutto la loro vitalità stanno contaminando il mondo artistico internazionale. Incuriosito, il giornalista Rampini si è mosso in un approfondimento sociale e geopolitico dell’attuale Africa. E ha colto come punti di forza dello sterminato continente l’età giovane della sua popolazione, un maggiore indice di scolarizzazione, una tendenza al calo demografico, e le spinte all’industrializzazione e allo sviluppo. Mentre l’Europa, secondo Rampini, appare ancora frenata dai sensi di colpa legati al suo passato coloniale, priva di una strategia condivisa e soprattutto di una prospettiva nel lungo periodo, alle prese con problemi politico-sociali complessi legati alla gestione dei massicci flussi migratori.
Un’analisi attenta quella del giornalista che non manca di denunciare la responsabilità politica africana che a volte sembra vendere il proprio paese senza fare i conti con il futuro. Sicuramente quello che emerge dal libro di Rampini è il bisogno di impostare una nuova relazione con l’Africa, spogliata da tanti pregiudizi e da una visione eurocentrica legata unicamente agli aspetti umanitari.