Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Trento Film Festival: premiato il libro "E ti chiameranno strega"

Scritto da Katia Tenti, edito da Neri Pozza

​Trento - Nel corso della serata organizzata al Teatro Sociale di Trento è stato decretato il vincitore assoluto della 51esima edizione del Premio Itas del Libro di Montagna. Il libro vincitore è "E ti chiameranno strega" di Katia Tenti, edito da Neri Pozza.

L’evento condotto da Raffaello Fusaro ha visto la partecipazione straordinaria del giornalista Mario Calabresi che ha approfondito il ruolo della cultura nel nostro paese e l’importanza del tempo per comprendere appieno il nostro presente con le sue contraddizioni e difficoltà. Un momento molto apprezzato dal pubblico che ha gremito il Teatro per questo importante evento inserito nella programmazione del Trento Film Festival.

"E ti chiameranno strega" di Katia Tenti
A guardarlo da lontano, il castello di Fiè allo Sciliar sembra un luogo da fiaba. Scolpito nell’onice bianco, si staglia maestoso sul cielo cobalto di una valle delle Dolomiti e pare custodire le case che lo circondano. Nessuno penserebbe che tra quelle mura imponenti sia stato perpetrato un crimine orrendo, si sia svolto uno dei processi più drammatici del Cinquecento e trenta donne innocenti abbiano perso la vita sul rogo. E invece le streghe dello Sciliar sono state incarcerate nelle minuscole celle dei sotterranei del castello, sono state chiamate amanti del demonio, torturate, sono state loro estorte confessioni false, volte solo a far terminare il supplizio.

Alberto Pacher, vicepresidente vicario di Itas Mutua che ha premiato il vincitore, ha commentato: “ITAS conferma anche quest’anno il suo impegno nel sostegno alla cultura attraverso il Premio ITAS, vero fiore all’occhiello delle iniziative della Compagnia in questo ambito. Siamo orgogliosi, grazie al nostro concorso letterario, di dare visibilità e centralità alla cultura delle Terre Alte che hanno caratterizzato il luogo d’origine di ITAS più di 200 anni fa e i cui valori di impegno, serietà e solidarietà contribuiscono tuttora a determinare le azioni del nostro sviluppo mutualistico non solo in Trentino, ma in tutta Italia.”

Enrico Brizzi, presidente di Giuria del Premio ITAS ha commentato: “Superata l’anno scorso la pietra miliare delle 50 edizioni, il Premio ITAS entra in una nuova stagione della propria storia forte di una reputazione di autorevolezza e più consapevole che mai della lungimiranza dei fondatori.
Se allora la montagna era per pochi, oggi tutti la riguardano come un paradiso perduto, col rischio che intere vallate si snaturino al servizio del turista.

Anche di questo parlano i libri che ci hanno raggiunto copiosi in questo 2025, a riprova del fatto che il nostro non è solo un premio letterario ma un punto d’incontro, se si vuole un presidio critico, posto in un punto d’osservazione unico come l’intersezione fra cultura e montagna.”

Questa la motivazione con la quale la giuria ha riconosciuto il valore dell’opera di Katia Tenti: "C’è una narrazione al presente, di una giovane antropologa, alle prese con un incarico complesso; c’è la storia passata, di un famoso processo alle streghe fatto nel XVI secolo in Alto Adige, in un luogo oggi di incanto qual è lo Sciliar. La prima narrazione incornicia la seconda; la seconda in qualche modo illumina anche la prima.

La superficie sembra proporre quindi un tessuto centrato sul femminile, sullo stigma vissuto dalle donne, e in particolare dalle donne libere, in un terribile passato; ma che si ripropone con diverse forme anche nel presente. La protagonista studia le prime, vive le seconde.

Tra i due piani l’autrice sa creare un gioco sottile e intenso di richiami, che danno ulteriore spessore alle vicende lontane di Barbara e quelle attuali di Arianna, colte nella loro intimità e nel loro contesto. Arianna, diversamente da Barbara, non è condannata al rogo, ma similmente a Barbara deve fare i conti con sé stessa, con le proprie inquietudini e pulsioni e con ciò che le sta attorno. Entrambi i contesti sono descritti con competenza: le vicende delle “streghe” sono rappresentate con ricorso alle fonti; il presente è narrato avendo ben chiari i meccanismi economici, sociali e anche politici del potere e del turismo".

Allo stesso tempo la lingua gioca su vari registri e anche i personaggi di contorno sono delineati in modo coerente. Il romanzo di Katia Tenti propone quindi più piani di lettura, tutti godibili e credibili, nei quali la montagna è spazio fisico ma anche spazio culturale e sociale. Per questa sua ampiezza e pluralità di significati si è imposto subito all’attenzione della Giuria, che lo ha decretato vincitore della Sezione “Vita e storie di montagna” e del Premio ITAS 2025.

Gli altri vincitori delle rispettive categorie sono:
Canoe in Patagonia di Valentina Scaglia, Nutrimenti mare, per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”
Salite d’Italia di Gabriele Brunetti e Alberto Ferraris, Ediciclo editore, per la sezione “Guide e mappe”
Nevario, di Sarah Zambello e Susy Zanella, Nomos, per la sezione “Libri per ragazzi”
Flora endemica nel Nord Italia autori vari, Athesia, per la sezione “Ricerca e ambiente”

Vincitore della “Menzione speciale Trentino”:
Zortèa di Diego Leoni, La Grafica

Un'altra menzione speciale è stata assegnata alla collana “Percorsi” di Terre di Mezzo
Ultimo aggiornamento: 28/04/2025 00:18:49
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE