Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Trento: Voci Negate opera teatrale sulla violenza sulle donne al Santa Chiara

Trento - Voci Negate è un'opera teatrale che affronta il drammatico e purtroppo sempre attuale tema della violenza sulle donne.
Questo spettacolo, presentato per la prima volta lo scorso anno al teatro Zandonai di Rovereto, dove ha riscontrato tantissimi riscontri positivi, andrà in scena giovedì 21 novembre con inizio alle 20.30 all'Auditorium S. Chiara di Trento, in occasione della imminente Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il mattino verrà messo in scena per gli studenti di alcune scuole superiori di Trento e provincia.

Voci Negate ha ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica ed è uno spettacolo che molti degli spettatori che lo hanno potuto vedere hanno definito intenso, toccante e suggestivo. E' costruito attraverso un intreccio di diversi linguaggi artistici: musica suonata dal vivo con un gruppo di bravissimi musicisti tra cui spicca per le sue straordinarie doti vocali Elisa Amistadi. La musica è sincronizzata con dei suggestivi video proiettati su un grande schermo. A dare voce e anima alle donne vittime di violenza, in video e sul palcoscenico, la talentuosa attrice Maria Giulia Scarcella, una roveretana che risiede da anni a Roma, dove ha conseguito il diploma presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, la più prestigiosa scuola di recitazione in Italia. Ad aggiungere ulteriore magia, ci saranno inoltre delle parti di danza che vedranno in scena le allieve/i della classe quinta coreutica del Liceo Bonporti di Trento, che danzeranno sulle coreografie realizzate da Laura Zago e Brunella Lupo.
L'autore di questa articolata opera è il roveretano Paolo Fanini, che ne cura anche la regia. Sono ormai diverse le pièce teatrali che ha portato in scena come autore e regista: da “Le strade della terra” a “Segni del tempo”, da “Orizzonti nelle mani” a
“ I crocevia delle coscienze”, fino al toccante “Abbracciando le nuvole” che trattava il tema della disabilità.
La sua cifra stilistica è da sempre quella di ricercare, attraverso l'utilizzo simultaneo dei diversi linguaggi artistici una forma espressiva globale che può essere definita come linguaggio delle emozioni.

Il progetto Voci Negate, una produzione dell'Associazione Amici di Famiglia di Rovereto con Alba Chiara APS, con il supporto di Fondazione Famiglia Materna, si rivolge con particolare attenzione ai giovani. In diversi istituti scolastici, sono stati organizzati nelle settimane scorse degli incontri con gli studenti per presentare lo spettacolo e per un confronto, condotto da esperti, su quella che che si può definire un'autentica i piaga sociale del nostro tempo. Per la messa in scena del mattino riservata agli studenti l'Auditorium è esaurito in ogni ordine di posti, con molte richieste che non hanno potuto essere soddisfatte, a riprova di quanto sia sentita tra i giovani questo tipo di problematica.
Lo spettacolo “Voci negate” ripercorre il vissuto di una coppia e quanto lo stesso sia stato contrassegnato dal ripetuto ricorso alla violenza da parte dell'uomo nei confronti della donna.
La protagonista femminile rivive i momenti di profonda sofferenza ed il percorso attraverso cui ha elaborato la consapevolezza necessaria per sottrarsi definitivamente ad un rapporto che ha rappresentato una sorta di trappola infernale dalla quale non era riuscita a trovare in precedenza la forza di liberarsi.
Racconta ancora di come la giovane donna, sia pur tra innumerevoli difficoltà, si appresti ad affrontare il proprio futuro con coraggio e determinazione. Lo fa ampliando le sue riflessioni anche ad una serie di considerazioni riguardanti la condizione della donna nella società in cui viviamo.
Oltre alla presenza in video ed in scena della protagonista femminile, alcuni passaggi dello spettacolo sono contrassegnati dalle riflessioni del suo ex partner, interpretato in video dall'attore Stefano Pietro Detassis, alle prese con un personale, anche se tardivo, percorso di pentimento.
La messa in scena di Trento ha ricevuto il sostegno di: “Gruppo per le Autonomie” del Senato, Regione Trentino Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento, Commissione Pari Opportunità, Fondazione Caritro, Comune di Trento, Cgil e Uil del Trentino, Fidapa, Associazione Donne il Cooperazione.
L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria su : tcket.centrosantachiara.it
Ultimo aggiornamento: 19/11/2024 00:09:09
POTREBBE INTERESSARTI
Donati 40 alberi di Natale e relativi addobbi
Romeno 48enne colpito da un provvedimento di cattura per aver violato più volte il divieto di avvicinamento alla coniuge
Nagano - Comincia con il botto per l'Italia la stagione di Coppa del Mondo di pista lunga....
ULTIME NOTIZIE
Bolzano - Nei giorni scorsi un equipaggio della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, durante il consueto servizio...
Blitz della Polizia di Stato nei confronti di un 57enne pregiudicato