Uscita al nono posto dall’acqua è stata poi interprete di una rimonta irresistibile che l'ha proiettata al comando con netto margine sulle inseguitrici guidate da Laura Gatti e dalla trentina Marialuisa Tavernini, vincitrice della prima edizione di Ledroman.
Nella frazione di corsa la russa ha pagato lo sforzo profuso in precedenza e ha dovuto cedere al ritorno delle avversarie, fino a scivolare al settimo posto finale. Così la firma sulla quarta Ledroman è stata di Veronica Signorini (1:11'05) con una grande ultima frazione conclusa solitaria con 9" di margine sull'altra giovane russa Ekaterina Shabalina e di 13" sulla piacentina Tania Molinari. Seguono Giulia Bedorin (+16"), e l'austriaca Lisa Maria Dornauer (+30"). Ottavo posto quindi per Gaia Peron e decimo per la Tavernini.
E con loro gli arrivi degli oltre 800 atleti si sono susseguiti per decine di minuti, con l'area expo del Lido di Pieve ad ospitare il terzo tempo a base di musica, relax e discussioni sull'andamento delle rispettive gare. E per qualcuno c'è stato spazio anche per un tuffo rigenerante nelle acque color cobalto del Lago di Ledro.
Ledroman si è rivelato ancora una volta un'autentica festa per il triathlon nel suo formato più veloce: in soli quattro anni la manifestazione organizzata dalla TriLedroEnergy si è ritagliata un ruolo da primattore nel pur denso calendario nazionale. Un trand di crescita continuo, reso possibile dall'entusiasmo del comitato organizzatore e dall'eccezionale scenario in cui questo evento trova spazio, con il Lago di Ledro e la sua Valle confermatisi ancora una volta una vera e propria palestra a cielo aperto, autentico paradiso per gli amanti di ogni attività outdoor, dagli sport d'acqua (nuoto, vela canoa) a quelli di endurance, dalla bici alla mountain bike, dalla corsa al trekking.
LE DICHIARAZIONI
Andrea Secchiero, vincitore: "Ci tenevo a fare bene perchè questa gara la sento particolarmente vicina, grazie all'organizzazione e alla spettacolarità del tracciato. Non sapevo bene come avrei superato la fatica dell'AcquaThlon di ieri, ma in gara mi sono sentito sempre in forze e quando ho cambiato nel gruppetto di testa al termine della frazione in bici ho potuto gestire al meglio la fase finale per giocare tutte le mie carte allo sprint, sapendo di avere un buon cambio di passo".
Veronica Signorini, vincitrice: "Rispetto al solito ho faticato molto nella frazione di nuoto e le sensazioni sono state negative per il primo giro del lago in bici. Nella seconda tornata le gambe hanno iniziato a girare nel verso giusto e pur avendo un significativo distacco dalla ragazza russa, non ho mai mollato nella frazione finale, fino a recuperare e a tagliare per prima il traguardo. Davvero una bella manifestazione, con un livello qualitativamente altissimo e di grande spessore".