Trento - Truffa una
donna a
Trento,
arrestato 56enne. La Polizia di Stato ha proceduto, a
Padova, all’arresto in flagranza di reato di un italiano di 55 anni, indagato per estorsione commessa a danni di una
donna di
54 anni, residente a
Trento. Il risultato investigativo è stato raggiunto grazie ad una rapida attività condotta di concerto nell’ambito delle due province da personale delle
Squadre Mobili di
Padova e
Trento.

Si tratta di una persona residente a
Napoli, con precedenti per truffe telefoniche, resosi autore, poche ore prima a Trento, di un’
estorsione ai danni di una donna di
54 anni con l’oramai consolidato modus operandi estorsivo del
“finto incidente-finto carabiniere”. La
Squadra Mobile di
Trento, subito dopo i fatti accaduti, ha segnalato che l’autovettura utilizzata per raggiungere l’abitazione della persona offesa era una utilitaria Lancia Y di colore blu, intestata a una società di noleggio e che successivamente all’evento delittuoso era stata notata in fuga in direzione
Valsugana - Bassano del Grappa (Vicenza), e successivamente con ingresso nel capoluogo padovano, guidata da un uomo, alto 170 cm circa, con barba.
Appresa tale informazione, gli agenti della Squadra Mobile di Padova hanno predisposto un mirato servizio che ha permesso di individuare l’auto in questione mentre stava per sostare in quella via Trieste. Dalla stessa è sceso un uomo del tutto somigliante alla descrizione, fornita dalla persona offesa subito dopo i fatti, dell’autore dell’estorsione. Lo sconosciuto, osservato costantemente dagli agenti, dopo essersi recato in un supermercato di piazza Mazzini a Padova, ha fatto rientro in via Trieste, presso un B&B, dove è stato rintracciato dai poliziotti che, nel corso della perquisizione personale e domiciliare, hanno trovato – nascosta sul soffione della doccia - una busta da freezer trasparente contenente un bilancino di precisione elettronico, una busta da lettere bianca - riportante l’intestazione della banca presso cui la vittima ha il conto corrente - con all’interno la somma in contanti di 3.350 euro consegnata poco prima dalla signora trentina al malfattore, un cartoccio di carta da cucina bianca contenente 2 orecchini in oro, un anello con pietre preziose e 2 fedi con all’interno delle incisioni che le rendevano sicuramente riconoscibili come quelle sottratte alla vittima. Il denaro e i monili recuperati, nonché i contenitori degli stessi (busta di plastica freezer e busta di carta) sono stati riconosciuti come propri dalla persona offesa e saranno a breve restituiti. L’uomo è stato condotto in questura a Padova e arrestato per il reato di estorsione. Al termine degli accertamenti è stato poi tradotto presso la locale casa circondariale “Due Palazzi”, a disposizione della Procura della Repubblica di Padova.