Trento -
Valdastico, avanti con l’
ostruzionismo. Nella giornata odierna votati complessivamente dal
Consiglio provinciale di
Trento otto ordini del giorno: ne rimangono
1.809.

Il Consiglio provinciale di Trento ha trascorso l’intero pomeriggio a discutere della variante al Pup, il disegno di legge dell’assessore
Mattia Gottardi, che prevede l’allargamento del corridoio est, interpretato dall’opposizione come il via libera alla Valdastico con uscita e Rovereto sud. Poco dopo l’apertura dei lavori
Lucia Coppola (Avs) ha stigmatizzato l’assenza dei componenti della Giunta dall’aula e ha chiesto una sospensione dei lavori, accordata dal Presidente Soini nella misura di una decina di minuti.
Nella giornata di oggi sono state votate e bocciate 8 proposte di ordine del giorno (inclusa una stamattina) e si sono susseguiti gli interventi delle minoranze mirati ad ostacolare la discussione di un disegno di legge che contiene a loro avviso una previsione urbanistica svantaggiosa per il territorio. L’idea della Valdastico con uscita a Rovereto sud, oltre ad essere in contrasto con il volere della maggioranza dei cittadini, è una fregatura e non porterà alcun beneficio agli abitanti della Valsugana, senza contare il costo tariffario dell’autostrada, assolutamente antieconomico: questa la posizione espressa in diversa misura dai consiglieri intervenuti.
Una visione che ha stimolato il collega di maggioranza
Walter Kaswalder (Patt), a ribadire che attualmente la Valdastico la si può già fare, grazie all’intesa del 2016 siglata dall’ex Presidente Rossi e che tutte le strade fatte nel rispetto del territorio, portano indistintamente ricchezza e benessere.
Un aspetto sottolineato anche dal consigliere della Lega Roberto Paccher che ha rimarcato i vantaggi economici della Valdastico, ma anche i benefici ambientali che comporterebbe per il Trentino.
Si è riproposto poi un siparietto che ha coinvolto Coppola, Zanella, Maestri a stuzzicare il collega di maggioranza Kaswalder sulle vicende di appartenenza politica dell’autonomista al Patt anche allorché il partito era collocato nel centrosinistra, guidato dall’ex Presidente Rossi, suo ex collega di partito. Nell’attribuire a Kaswalder il merito di essere “l’unico vero esponente del Patt”, Lucia Maestri (PD) ha ricordato al collega “le battaglie dell’autonomista Enrico Pruner a protezione del territorio e dei contadini dalle invasioni infrastrutturali”: come si spiegano le posizioni esattamente contrarie a questa linea, ha chiesto Maestri, riferendosi oltre che a Kaswalder, all’attuale segretario delle Stelle alpine. Nel rispondere, il consigliere del Patt, pur non rinnegando la propria storia, ha ribadito la convinzione che le strade hanno portato benessere in ambito turistico ed economico.
Salgono a 105 le proposte votate complessivamente. Ne restano ancora 1.809.
Sono intervenuti nel pomeriggio a più riprese per la minoranza Alessio Manica(PD), Paola Demagri (Casa Autonomia), Chiara Maule (Campobase), Lucia Coppola (Avs), Roberto Stanchina (Campobase), Mariachiara Franzoia (PD), Michele Malfer (Campobase), Paolo Zanella (PD), Lucia Maestri (PD), Francesca Parolari (PD), Michela Calzà (PD). Per la maggioranza hanno preso la parola Walter Kaswalder (Patt) e Roberto Paccher (Lega nord).
Si riprende domani, a partire dalle 10.