Trento - Mattinata movimenta quella di oggi 14 febbraio, nei pressi del
Pronto Soccorso dell’
ospedale Santa Chiara dove i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Trento sono intervenuti al fine di soccorrere una ragazza, poco più che
ventenne, vittima di una vera e propria aggressione sessuale da parte di un
29enne pakistano senza fissa dimora, uscito da poco dal
Pronto Soccorso del
nosocomio trentino dove era giunto durante la nottata dopo essere stato trovato, in evidente stato di alterazione, completamente nudo nel parco delle Albere.
![](https://www.gazzettadellevalli.it/upload/2024/06/carabinieri-trento_595.jpg)
La vittima mentre percorreva a piedi la via Orsi, è stata afferrata alle spalle dall’individuo che le si avvinghiava alla schiena per poi gettarla a terra con l’intenzione di costringerla a subire un rapporto.
Alcuni passanti sono intervenuti in soccorso della malcapitata bloccando il malintenzionato e allertando le forze dell’ordine che prontamente sono giunti sul posto.
I carabinieri della
Radiomobile di
Trento, alla luce di ciò, hanno arrestato il 29enne in flagranza di reato di violenza sessuale.
La malcapitata è stata prontamente soccorsa dai sanitari e condotta presso i vicini ambulatori per le cure del caso.L’arrestato è stato condotto presso la
casa circondariale di
Spini di
Gardolo.
Il sindaco chiede alle forze dell’ordine un maggior presidio delle zone a rischio
“È un episodio gravissimo il tentativo di violenza di questa mattina ai danni di una giovane tirocinante nei pressi dell’ospedale Santa Chiara. Alla ragazza, che con coraggio ha reagito richiamando l’attenzione del personale, va tutta la nostra solidarietà”. Così il
sindaco Franco Ianeselli interviene sull’aggressione di oggi nel quartiere della
Bolghera:
“In casi come questo non possiamo però limitarci alla solidarietà – prosegue il sindaco –
La città si trova di fronte ogni giorno alle conseguenze della malagestione dell’immigrazione tanto da parte del governo nazionale quanto da parte di quello provinciale. Disattese le promesse di bloccare i flussi, si continua a non regolare, a non governare un fenomeno che è lasciato a se stesso, inasprendo le leggi ma lasciandole in sostanza inapplicate. La città si difende come può: allargando il daspo urbano alla zona dell’ospedale, cercando di potenziare quei servizi che possono asciugare l’area del disagio”.
Conclude il
sindaco:
“Gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione comunale sono limitati. Per questo chiediamo alle forze dell’ordine, che ringraziamo anche per l’immediato intervento di questa mattina, di potenziare il presidio del territorio, soprattutto delle zone più critiche. Crediamo che un’attenzione particolare debba essere riservata agli ospedali e a tutti i luoghi di cura perché è intollerabile che i professionisti della salute debbano temere per la propria incolumità per il solo fatto di andare al lavoro”.