Terzolas (Trento) - Sarà un vero vero e proprio “
Viaggio tra sogno e realtà” la proiezione del cortometraggio "
Fantasie dal Noce", promosso da
Gsh Cooperativa Sociale e in programma
venerdì 21 febbraio presso la suggestiva cornice della
Torraccia di
Terzolas.
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Un’opera audiovisiva che rappresenta un inno all’inclusione, alla creatività e alla scoperta di sé. Il progetto, realizzato in collaborazione con il progetto Salute+, è nato grazie alla preziosa collaborazione di
Gsh con NuovaEra Film di
Monia Cappiello e ha coinvolto attivamente gli utenti del Servizio Percorsi per l’inclusione "
Il Noce" di
Dimaro. Un laboratorio audiovisivo ambizioso e coinvolgente che, per diversi mesi, ha visto i partecipanti impegnarsi con entusiasmo e dedizione in un percorso di crescita, espressione artistica e valorizzazione delle proprie capacità.
“
Il cortometraggio - spiega il presidente della Cooperativa Gsh
Michele Covi -
è il frutto di un intenso lavoro di squadra, reso possibile grazie al supporto degli operatori, di una rete di amministrazioni comunali della Val di Sole e di numerosi soggetti privati che hanno creduto nel valore di questo percorso. Per circa quattro mesi, gli utenti del Centro "Il Noce" hanno vissuto un’esperienza unica, incontrandosi settimanalmente per affrontare un percorso formativo che li ha visti protagonisti attivi. Dall'apprendimento di esercizi teatrali di base fino alla realizzazione di scene in costume, i partecipanti hanno avuto modo di esplorare le proprie emozioni, superare insicurezze e scoprire potenzialità inaspettate”.
Non si tratta quindi solo di un’esperienza artistica, ma di un vero e proprio cammino di crescita personale: il cinema è stato lo strumento attraverso cui ciascuno ha potuto esprimere le proprie fragilità e i propri desideri, trasformandoli in forza e consapevolezza.
Un percorso che ha stimolato i cinque sensi, favorendo la fiducia reciproca, il senso di appartenenza e la capacità di accudimento, accompagnato da un uso sapiente di immagini e musica.
La Cooperativa Gsh, a conferma del suo radicamento nel territorio delle valli del Noce, ha potuto contare sulla collaborazione dei Comuni di Terzolas, Dimaro-Folgarida, Pellizzano e Ossana, che hanno permesso di ambientare le riprese in contesti storici e affascinanti di questa splendida valle. A questi si sono aggiunti partner privati come Al Tabià di Pellizzano, Agritur Bontempelli, B&B Cà dei Baroni e l’Associazione San Vigilio, che hanno contribuito a rendere il progetto ancora più speciale.
“Il vero valore di questa iniziativa - aggiunge la responsabile del Servizio “Il Noce” Barbara Poli - non risiede solo nel risultato cinematografico finale, ma soprattutto nel percorso intrapreso da ogni partecipante. Mettersi in gioco, accettare nuove sfide e trovare il coraggio di mostrarsi senza timori sono stati gli ingredienti fondamentali di questo viaggio straordinario. Partendo dai loro film preferiti, i protagonisti hanno creato qualcosa di autentico e sorprendente, dimostrando come la passione e l’impegno possano aiutare a superare barriere personali, mentali e fisiche”.
L’obiettivo principale del progetto è quello di coinvolgere il pubblico in un’esperienza empatica e partecipativa, abbattendo stereotipi e favorendo una cultura dell’inclusione. Lo spettatore sarà chiamato a lasciarsi trasportare dalle emozioni dei giovani protagonisti, comprendendo quanto sia importante valorizzare le potenzialità di ciascuno e creare spazi di espressione autentica.
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La regista e coach di recitazione Monica Capiello spiega che “è stata un’esperienza molto gratificante, poiché da un primo momento di comprensibile imbarazzo da parte dei ragazzi e delle ragazze che si approcciavano per la prima volta a questa strana materia che è il cinema, è scattata subito una forte sensazione di creatività che mi ha colpito davvero molto. Raramente mi è capitato, anche sui grandi set, di incontrare così tanta partecipazione attiva, con voglia di mettersi in gioco con tanta coerenza e curiosità”.
"Fantasie dal Noce" offre una narrazione vivace e originale: il cinema visto dagli occhi di chi lo vive come una porta tra sogno e realtà. La proiezione del cortometraggio, della durata di circa 20 minuti, sarà molto più di un semplice momento di visione: sarà un’occasione di riflessione sull'importanza dell’inclusione e del superamento degli schemi mentali che troppo spesso ci limitano.