Venezia - Il film "
Vermiglio" della
regista altoatesina Maura Delpero è stato presentato al
Festival di
Venezia e raccolto i favori della critica. Sarà nelle
sale cinematografiche dal
19 settembre.
Maura Delpero, un po’ come fece magicamente
Ermanno Olmi ne "
L’albero degli zoccoli", si inerpica così in un viaggio che a tutti gli effetti è anche un affresco sociologico e culturale di un mondo scomparso, interiore, lontano nel tempo. Ma lo fa con la propria identità d’autrice: in lei infatti brilla il tono poetico e realista, quando costruisce personaggi dominati, spinti, dalle proprie necessità, più che appunto dai propri desideri. Vermiglio vive e si alimenta così nella profonda ricerca, nel linguaggio dei dialetti e degli archetipi, trasudando di passione, cuore ed esperienza. È un film, come quei paesaggi che in montagna illuminano il percorso, che alla fine restituiscono equilibrio e pace.
“Mi piace immergermi vado in giro nei bar a parlare con i signori, in cerca di quanto è rimasto nel tempo",
Maura Delpero racconta come ha cercato l’ispirazione.
Il film
Vermiglio è ambientato nell'’ultimo anno della Seconda guerra mondiale, il
1944, e la grande protagonista della pellicola è un’intera famiglia che si vedrà arrivare un soldato rifugiato. Raccontato in quattro capitoli, ciascuno ambientato in una stagione diversa, il film Vermiglio porta il pubblico a immergersi in un remoto villaggio di montagna italiano. La seconda guerra mondiale sta per volgere al termine.
Il conflitto sembra non aver mai toccato questo luogo, ma qualcosa accadrà e un arrivo inaspettato cambierà tutte le cose.
Il giovane soldato siciliano di nome Pietro (interpretato da Giuseppe De Domenico) porta il suo compagno ferito, Attilio, fino alla sua casa di montagna. Buona parte del viaggio di ritorno verso casa lo fa con il commilitone ferito in spalla. Pietro viene acclamato come un vero eroe e tutti lo festeggiano a casa, fieri di lui.
Il nuovo arrivato è una presenza molto rara, perché nel piccolo paesino arrivano ben pochi forestieri. Inoltre è siciliano, dunque viene visto quasi come uno “straniero”. Costui attirerà le attenzioni di Lucia (interpretato da Martina Scrinzi), la figlia maggiore del maestro del villaggio (con Tommaso Ragno). I due si innamoreranno, scatenando però una sfilza di eventi che scuoteranno sia il villaggio di montagna che una piccola città in Sicilia.
Le riprese si sono svolte in Val di Sole a Vermiglio, Passo Tonale, Carciato a Dimaro Folgarida e alla Chiesa di Comasine a Peio.
Nel cast Tommaso Ragno, Giuseppe De Domenico, Roberta Rovelli, con la presentazione di Martina Scrinzi, Orietta Notari, Carlotta Gamba, Santiago Fondevila Sancet e per la prima volta sullo schermo Rachele Potrich, Anna Thaler, Patrick Gardner, Enrico Panizza, Luis Thaler, Simone Bendetti. Direttore della fotografia è Mikhaïl Krichman, storico collaboratore di Andrey Zvyagintsev, già premiato alla Mostra di Venezia, agli European Film Awards e a Camerimage.
di Antonia Colombo