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Il Parco Nazionale dello Stelvio compie 90 anni: le iniziative

Istituito il 24 aprile 1935, dal 2016 la gestione è passata alla Provincia di Trento

Trento - Novant’anni e non dimostrarli. Istituito il 24 aprile 1935 con legge nazionale, il Parco Nazionale dello Stelvio con i suoi 130.734 ettari è uno dei più vasti Parchi Nazionali italiani. Dal 2016 la gestione è passata alla Provincia di Trento, per la parte di sua competenza. Il Parco si estende tra le province di Trento, Bolzano e la Regione Lombardia, interessando 23 comuni tra cui i trentini Peio, Rabbi e Pellizzano, in Val di Sole.

Per festeggiare il traguardo sono diverse le iniziative in programma e da oggi, 24 aprile, un flyer sarà in distribuzione nei centri visitatori del parco e presso Apt e consorzi turistici. Il 24 aprile ed il 18 giugno, date che ricordano rispettivamente l’approvazione e l’entrata in vigore – 90 anni fa - della legge istitutiva del Parco, i centri visitatori del Parco saranno aperti con ingresso gratuito. Ingresso gratuito anche nelle giornate dal 25 al 27 aprile e nel fine settimana del 21 e 22 giugno. Per tutte le informazioni su iniziative ed attività è possibile consultare il sito e la pagina facebook del Parco.

L’assessore all’agricoltura e ambiente, nel ricordare l’importanza e l’orgoglio di gestire il Parco Nazionale dello Stelvio, uno dei 26 parchi nazionali italiani ed il quarto per istituzione, ha spiegato che il 28% del territorio trentino è interessato da aree protette, un grande patrimonio di cui fanno parte anche due Parchi Naturali (Adamello Brenta e Paneveggio-Pale di San Martino), 154 siti Rete Natura 2000, 42 Riserve Naturali e 222 Riserve Locali, nel territorio di 166 comuni. L’assessore ha rimarcato la forte attenzione della Giunta provinciale al territorio ed all’ambiente e l’importante ruolo svolto dalla Provincia nella programmazione strategica ma anche nella vigilanza, nel controllo e nel coordinamento delle iniziative di queste aree.

Il Parco Nazionale dello Stelvio è stato istituito con la legge 740 del 24 aprile 1935, entrata in vigore il 18 giugno dello stesso anno. Si tratta del quarto Parco nazionale dopo quello del Gran Paradiso nel 1922, d’Abruzzo nel 1923 e del Circeo nel 1934. Il Parco nasce con lo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles-Cevedale, e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine. Collocato nel cuore delle Alpi Centrali, a scavalco tra le province di Trento, Bolzano e la Regione Lombardia, nel 1977 è stato esteso con un ampliamento di 39.260 ettari in territorio lombardo raggiungendo la superficie attuale di 130.734 ettari, di cui circa 17.550 in territorio trentino.
Interessa 23 comuni, dieci in Lombardia, dieci in provincia di Bolzano e tre in provincia di Trento: Peio, Rabbi e Pellizzano, in Val di Sole.

La gestione del Parco, affidata con la legge istitutiva all’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali e al Corpo Forestale dello Stato, nel 1995 è stata assegnata a un Consorzio costituito tra lo Stato, Regione Lombardia e le due province autonome di Trento e di Bolzano. Con l’Intesa, sottoscritta l’11 febbraio 2015 tra Stato, Province autonome di Trento e di Bolzano e Regione Lombardia per l’attribuzione delle funzioni statali riferite al Parco Nazionale dello Stelvio, e la conseguente entrata in vigore del decreto legislativo n. 14 del 13 gennaio 2016, il Consorzio è stato soppresso e le funzioni amministrative sono state rispettivamente trasferite alle Province autonome di Trento e di Bolzano e alla Regione Lombardia. Il Comitato di Coordinamento e di Indirizzo, cui spettano indirizzi e proposte comuni, persegue la configurazione unitaria del Parco in particolare in tema di ricerca scientifica e monitoraggio della biodiversità, comunicazione, promozione del turismo sostenibile.

Dal 2016 la Provincia autonoma di Trento gestisce il Parco mediante la propria struttura competente in materia di aree protette, assicurando il raccordo con il territorio mediante il Comitato provinciale di coordinamento e d’indirizzo, dove sono rappresentati i comuni del Parco e i principali portatori d’interesse.

Con circa tre quarti del suo territorio posto al di sopra dei 2000 metri, lo Stelvio è un tipico parco montano d’alta quota. Grazie alle elevate altitudini, è caratterizzato da un susseguirsi di cime impervie e vastissime superfici glaciali. Il gruppo dell’Ortles-Cevedale, sul confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige/Südtirol, ne costituisce il cuore geografico. Il basamento roccioso è formato principalmente da rocce metamorfiche e, in minor misura, ignee. Le aree di fondovalle sono caratterizzate dalla presenza di prati da sfalcio mentre i versanti sono dominati da boschi di conifere; salendo ancora, si raggiunge la prateria alpina che, con l’aumento della quota, si fa sempre più discontinua per cedere il passo a quelle specie che crescono, come esemplari isolati, anche a quote elevatissime. Tra la fauna, merita di essere ricordata l’importante presenza di grandi rapaci (aquila reale e gipeto), le ricche popolazioni di ungulati (soprattutto cervo e stambecco) e le molte specie tipiche degli habitat montani.

Oltre che un Parco dai grandi scenari e dalla natura rigogliosa, lo Stelvio è anche ricco di storia: qui la millenaria co-evoluzione dell’uomo con la natura ha generato cultura e paesaggio.

Tutte le iniziative e attività previste nel corso dell’anno sono disponibili sul sito del Parco www.parcostelviotrentino.it e alla pagina Facebook https://www.facebook.com/parcostelviotrentino/
Ultimo aggiornamento: 24/04/2025 00:43:39
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