L’appartenenza al club dei ‘Borghi più belli d’Italia’ sarà da stimolo per amare ancora di più questo paese, nella piena consapevolezza che il valore di un luogo è dato dall’insieme delle azioni che vanno ad accrescere il senso di comunità e il rispetto verso tutto ciò che, di materiale e immateriale, lo definisce”, rimarca il sindaco Antonio Maini.
L’ingresso di Caldes nel club giunge al culmine di una procedura complessa e selettiva (determinante, in tal senso, la perizia effettuata il 3 luglio scorso, con esito positivo): i comuni sono infatti chiamati a rispettare rigorosi criteri di ammissione indicati come requisiti essenziali nella “Carta di Qualità” e nel “Regolamento” che riguardano, tra gli altri, la qualità urbanistica (con un coerente legame con l’ambiente naturale circostante); una politica di valorizzazione e sviluppo del patrimonio, con particolare riguardo a eventi che animino e stimolino la cultura; la frequentazione turistica; la cura delle aree verdi; il rispetto degli edifici storici; l’esistenza di servizi e attività commerciali; la presenza di artigiani e un’agricoltura sostenibile.
L’ammissione prevede il diritto di utilizzare la denominazione e il simbolo del club in qualsiasi azione di comunicazione o pubblicità; l’inserimento del borgo di Caldes nel sito internet ufficiale e nella guida dell’associazione, che si presenta come uno strumento di diffusione degli itinerari di qualità; la possibilità di entrare in circuiti di finanziamento dedicati. La riconferma all’interno dell’associazione sarà soggetta a un controllo biennale.
Caldes, che prende il nome da una sorgente di acqua calda, si è distinto grazie alla presenza di un insieme architettonico con elementi compositivi che evidenziano un’armonia tra ruralità e segni di nobiltà, da una viabilità interna storica ancora evidente, da una piazza suggestiva e dagli orti che ben rappresentano una bellezza popolare.
Elemento cardine dell’identità del borgo è ovviamente il Castello di Caldes, splendidamente restaurato e aperto al pubblico, sede di importanti mostre e attività culturali; la Chiesa di San Rocco, con il suggestivo altare ligneo attribuito a Simone Lenner e il suo campanile a cuspide piramidale in pietra; Palazzo Manfroni, mirabilmente conservato nel suo valore storico dai proprietari; il Centro Sportivo delle Contre, attrezzato per gli sport fluviali e altre discipline sportive, nonché sede di formazione per il soccorso fluviale; la coltivazione delle mele; un artigianato artistico; una vivacità culturale unica per un piccolo comune.
Oggi il borgo è comodamente accessibile dalla strada statale e dalla ferrovia (la stazione è situata a pochi metri dal Castello, dalla Chiesa di San Bartolomeo, dalla scuola e da diversi servizi).
Il Club “I Borghi più belli d’Italia” è nato nel 2001, su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), ed è attivo nel dare lustro e visibilità ai piccoli centri abitati connotati da un evidente interesse storico, artistico e paesaggistico. Ha sede a Roma ed è affiliato in ambito internazionale a “Les Plus Beaux Villages de la Terre”.