Inoltre stiamo sviluppando proposte innovative che siano in grado di fornire soluzioni per il recupero del patrimonio storico-artistico e la ricerca di nuovi materiali per l’edilizia sostenibile".
Che investimenti avete effettuato in questi tre anni?
"Innanzitutto va fatta una premessa: ciascun imprenditore, nell'acquisizione dell'azienda, ha messo dei soldi propri, ritenendolo un investimento importante. Inoltre in questi anni è stato investito oltre un milione e mezzo di euro per il rinnovamento degli impianti, rilancio commerciale e progetti di ricerca e sviluppo.
Dal 2019 partecipiamo al progetto di ricerca Dhomo, un progetto da oltre 3 milioni euro realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento. Il nostro Gruppo ha effettuato investimenti importanti nella ristrutturazione degli impianti produttivi e in efficientemente energetico della produzione, puntando in qualità, efficienza e servizio per affrontare un mercato sempre più esigente e dalle prospettive incerte".
Avete già raggiunto dei risultati?
"Certamente. Il prodotto della Miniera San Romedio è la migliore calce idraulica naturale al mondo e questo ci ha aiutato, anche di fronte ai grossi colossi, nel rilancio dell'azienda. Nel 2020 - tenendo conto anche dello stop per la pandemia di due mesi - il fatturato è stato di circa sette milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 2019 e in netta controtendenza rispetto agli indici di riferimento. Forte anche di questi numeri il nostro Gruppo punta a radicarsi sempre più sul mercato domestico e a uscire dai confini nazionali, oggi l’export arriva al 30 per cento, grazie al circuito virtuoso fatto di innovazione, ricerca e capacità di crescere in un ambito sempre più orientato al benessere abitativo sostenibile. I risultati fin qui raggiunti sono frutto di una struttura flessibile, un team qualificato e un prodotto di qualità, tre fattori importanti per la crescita dell'azienda".
E dal punto di vista ambientale?
"Ripensare l’estrazione mineraria in termini di impatto ambientale è una grande innovazione, un esempio unico di sostenibilità in ambito industriale. I vuoti creati durante gli scavi sono stati riconvertiti e riutilizzati. Due esempi su tutti: Melinda ha sfruttato le “celle ipogee” derivanti dall’attività estrattiva per realizzare uno dei suoi più grandi magazzini di conservazione delle mele, sfruttando anche il particolare microclima delle gallerie, che mantengono valori di temperatura e umidità costanti. Inoltre sono stati allestiti spazi ipogei idonei per la conservazione del vino Trentodoc. Non ultimo, prosegue il progetto di fattibilità perché gli ambienti ipogei nelle miniere di San Romedio possano essere fruibili al pubblico come percorso museale. Con il supporto dell’Università di Trento, è stato calcolato che l’impronta ambientale dei prodotti del nostro Gruppo è del 75% più bassa rispetto alla media del mercato".
Sostenibilità, ricerca e innovazione lungo tutta la filiera sono i vostri asset di riferimento?
“Siamo partiti nel 2018 avviando dei progetti di ricerca interni, in collaborazione con le migliori università italiane, partendo naturalmente da Trento e ci siamo concentrati sulla ripartenza basandoci su ciò che Tassullo ha sempre fatto, continuando a essere un punto di riferimento per il mercato. Da più di cento anni, Tassullo trasforma le migliori materie prime per produrre materiali edili con le migliori performance, in una gamma completa di soluzioni adatte a tutte le esigenze di cantiere, nel rispetto dell’ambiente. Un pezzo di territorio che coniuga importanti valori all’interno dei suoi materiali per l’edilizia: affidabilità, sostenibilità e qualità. Grazie a una lunga esperienza, alle migliori materie prime naturali e a un laboratorio all’avanguardia nella ricerca di nuove soluzioni, i prodotti Tassullo sono materiali edili innovativi che garantiscono performance di eccellenza. E questa sarà la mission che porteremo avanti nei prossimi anni".