Area ora zona rossa nella scala della pericolosità e sulla quale non si potrà realizzare più nulla e che verrà utilizzata per mettere in sicurezza l’abitato dalle esondazioni del rio Rotian.
Il ddl, così come approvato oggi in Terza commissione, dà la possibilità alla Giunta di operare con modalità diverse, rispetto agli articoli 15 e 16 della legge sulla Protezione civile del 2011 che dettano norme sulla delocalizzazione delle attività che si trovano in zona di rischio, prevedendo la possibilità di acquisire, ai valori precedenti alla calamità, i beni dei soggetti costretti ad abbandonare l’area. La Giunta, determinerà con una delibera, i criteri di erogazione di questi contributi, che potranno coprire fino al 100 dei beni distrutti o danneggiati e l’indennizzo di 6 mesi di mancata attività, con la possibilità di subordinare questo finanziamento al riavvio, da parte dei beneficiari, di un’attività economica. Proprio su questa possibilità e non l’obbligo hanno insistito, come hanno fatto la scorsa settimana, Lorenzo Ossanna e Ugo Rossi del Patt. La norma, questo il nucleo del ragionamento del capogruppo autonomista, va resa ancor più cogente perché, a fronte di un contributo importante, come detto complessivamente 12,5 milioni di euro, venga effettuato un congruo investimento in Val di Sole da parte del titolare del campeggio. Anche per Piero De Godenz (UpT), pur dichiarandosi d’accordo con l’impostazione del ddl, va posto un vincolo più stringente perché venga fatto un investimento, possibilmente in valle. Anche se non necessariamente per un nuovo camping vista la difficoltà a trovare un’area idonea.
Alessio Manica (Pd), pur comprendendone la ratio di fondo, cioè la necessità di uno strumento per la delocalizzazione delle attività che vengono a trovarsi in zona ad alto rischio, ha dichiarato il suo no al ddl perché non ha potuto avere in commissione risposte puntuali alla lunga serie di questioni tecniche che ha posto. Domande che vanno dalla perizia sulla valutazione economica, al perché sia stato previsto un contributo di un milione per una struttura che ci trova in area gialla, fino al regime fiscale che andrà applicato ai beneficiari. L’esponente Pd, inoltre, ha chiesto perché nel ddl si prevede l’acquisizione al 100% del valore degli immobili e del terreno e poi la cessione a titolo gratuito alla Pat dei beni. Domande alle quali, ha assicurato Fugatti, che ha dato comunque la disponibilità a prendere in considerazioni le riflessioni dei consiglieri di minoranza, verrà data una risposta scritta prima della seduta del Consiglio di martedì.
Lunedì, nel frattempo, l’ingegner Raffaele De Col, coordinatore della gestione della ricostruzione delle zone colpite dalla tempesta Vaia, fornirà ai consiglieri, in un incontro informale, tutti i dettagli tecnici dell’intervento previsto a Dimaro.