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Lavori sul Rotian a Dimaro, Ugo Rossi sollecita la Provincia di Trento

Dimaro - Botta e risposta tra l'ex presidente Ugo Rossi (PATT) e il presidente Maurizio Fugatti sui lavori del Rio Rotian a Dimaro.


Dimaro Rio Rotarian - GdVINTERROGAZIONE DEL PATT SUL RIO ROTIAN


Nell'interrogazione numero 1896 il gruppo PATT in Consiglio provinciale con prima firma del capogruppo Ugo Rossi chiedeva: "Sono trascorsi due anni da quel tragico evento che ha colpito duramente l’abitato di Dimaro (Trento). In data 13 aprile 2019 si è svolto un incontro pubblico dove sono stati presentati alla popolazione i progetti e tempi relativi alla risistemazione dell’alveo del Rio Rotian. Con riferimento a quanto presentato allora si chiede di riferire sullo stato di avanzamento dei lavori e sui tempi di ultimazione degli stessi".


RISPOSTA DEL PRESIDENTE FUGATTI


"All’indomani della colata detritica che il 29 ottobre 2018 ha colpito il rio Rotiano ed il suo conoide, la Provincia è intervenuta con una serie di interventi di Somma Urgenza.


Per quanto riguarda il corso d’acqua è intervenuto il Servizio Bacini Montani che entro lo stesso 2018 ha completato i primi lavori di messa in sicurezza previsti nella Perizia di Somma Urgenza, con l’impegno di tutte le somme messe a disposizione (385.000 €).


Gli ulteriori interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico lungo il rio Rotiano, di competenza del Servizio Bacini Montani, riportati nell’ordinanza del Presidente della Provincia dd.

5 aprile 2019 ed inseriti nel Piano degli interventi di sistemazione idraulica e forestale, sono stati finanziati sul biennio 2019-20, per un totale di 1,8 milioni di Euro.


In particolare, come illustrato nell’assemblea pubblica del 23 aprile 2019, sono state previste tre tipologie di intervento in ordine alla loro diversa funzionalità all’interno del bacino: intervento A: parte alta di contrasto all’innesco delle colate di detrito; intervento B: parte media per l’aumento della capacità di laminazione del trasporto solido; intervento C: parte bassa sul conoide per l’adeguamento del canale di deviazione fino al Noce.


La progettazione è eseguita tramite Perizie esecutive redatte dal Servizio Bacini montani e, ad oggi, lo stato delle approvazioni è il seguente, dove gli importi sono circoscritti a noli, materiali e servizi, con esclusione della manodopera.


Ad oggi lo stato di avanzamento dei lavori è così sinteticamente riassumibile come segue:


Intervento A - Parte alta “Contrasto all’innesco delle colate di detrito”: eseguiti gli accessi alla forra, lo sgombero della vegetazione in alveo, iniziati i primi sgomberi di materiale inerte (finora speso il 95% dei fondi disponibili); da completare le demolizioni delle opere idrauliche danneggiate e il recupero funzionale delle briglie collassate tramite il reimpiego dei blocchi in calcestruzzo;


Intervento B – Parte media (Costa Rotian) “Aumento della capacità di laminazione del trasporto solido”: completato il nuovo sistema di controllo delle colate, con nuova opera filtrante e piazze di deposito (speso il 95% dei fondi di perizia disponibili); da completare la pista di servizio e il rinverdimento;


Intervento C – Parte bassa (conoide) “Adeguamento del canale di deviazione del rio Rotian”: realizzati 400 metri di canale deviatore sui 500 previsti (speso l’80% dei fondi disponibili); da completare il tratto terminale del canale (da via Gole fino al Noce), il rialzo di sicurezza lato Commezzadura e la realizzazione del nuovo ponte stradale. Gli interventi sono attualmente in corso e, dopo la sospensione invernale è programmata la conclusione entro il prossimo anno.


Rimangono infine da definire i dettagli progettuali relativi al nuovo andamento della pista ciclopedonale della Valle di Sole e alla sistemazione degli argini secondari e dei terreni sul conoide del rio Rotiano", scrive Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento.


LAVORI SUL RIO ROTIAN A DIMARO, ROSSI "AUSPICHIAMO PIÙ VELOCITÀ"


"Sono stati fatti lavori molto importanti ma come si evince dalla risposta c’è ancora tanto da fare, sia nella parte alta del rio che in basso. In particolare in basso qualche preoccupazione sui tempi emerge perché dalla risposta pare che non ci sia ancora un’idea progettuale ben precisa. In ogni caso sarebbe fondamentale che anche dal punto di vista paesaggistico tutte le aree interessate venissero sistemate almeno per la prossima estate, perché mai come ora abbiamo bisogno di avere (oltre che alla sicurezza) un ambiente ordinato e pulito e pronto per la ripresa che tutti ci auguriamo", il capogruppo PATT in Provincia, Ugo Rossi.

Ultimo aggiornamento: 14/11/2020 00:00:14
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