Sonico (Brescia) - "Non luogo a procedere", è arrivata la
prescrizione l'
aereo precipitato in
Val Malga il
19 giugno 2017 dove morirono due persone. Così per l'unico imputato, D.C. imprenditore belga, titolare dell’officina che aveva provveduto alla manutenzione del velivolo che il 19 giugno del 2017, si è chiuso il processo.
Il titolare dell'officina belga che avevano effettuato la manutenzione dell'
ultraleggero precipitato a
Sonico doveva rispondere di
omicidio colposo.
I periti avevano illustrato nell'udienza dello socrso 30 ottobre gli accertamenti svolti e accertato che un pezzo del motore, che era stato montato male, e durante il viaggio dalla Valchiavenna al lago di Garda si era rotto, quindi l'ultraleggero Fk9 era precipato in Val Malga, provocando la morte di due turisti belgi, di 49 e 51 anni.
Secondo quanto ricostruito, nell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Carlo Pappalardo. I due turisti avevano trascorso la notte del 18 giugno 2017 a Samolaco, lasciando sul registro dei voli dell'aviosuperficie i loro dati anagrafici personali e il giorno dopo erano partiti per il lago di Garda, ma dell'ultraleggero si erano perse le tracce. La conclusione dei periti: l'errore di manutenzione ha provocato la rottura del carburatore con l'ultraleggero Fk9 che si è schiantato in Val Malga. Ieri il giudice del tribunale di Brescia ha preso atto della sopravvenuta prescrizione e disposto il non luogo a procedere.