Malonno (Brescia) - E' finito l'incubo di
Gianpaolo Albertoni, già responsabili della
Centrale Unica di Committenza delle
Alpi Orobie Bresciane coinvolto nell'inchiesta su presunti appalti truccati al comune di
Malonno, all'epoca guidato dal sindaco
Gelmi.
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L'inchiesta aveva terremotato l'allora Amministrazione comunale di
Malonno che, secondo le accuse, si basava su offerte concordate tra diversi imprenditori, denaro passato per presentare preventivi appositamente più alti e intimidazioni a chi non stava ai patti.
Gianpaolo Albertoni, residente a
Corteno Golgi, era stato posto una decina di giorni agli arresti domiciliari. In primo grado venne condannato a sei mesi e a una provvisionale di 25mila euro. In
Appello, nel maggio 2024, era stato assolto per non aver commesso il fatto ed era stata disposta anche la restituzione delle provvisionali pari a
25mila euro che aveva già versato agli enti coinvolti. Ora in Cassazione si è chiusa la vicenda e Gianpaolo Albertoni esce a testa alta.