Berzo Demo (Brescia) - Gli ambientalisti tornano a far sentire la loro voce sull'ex Selca e chiedono agli amministratori della Valle Camonica e della Lombardia un impegno per completare in tempi brevi l'iter del bando di gara per lo smaltimento di una parte dei rifiuti speciali e pericolosi stoccati nell'ex area industriale di Forno Allione. L'azienda fallita nel 2010, da due lustri al centro di battaglie a suon di carte bollate, ricorsi e contro ricorsi e nell'area sono stoccate 23mila tonnellate di rifiuti speciali con i rischi di contaminazione.
Lo scorso 3 maggio, in un'assemblea pubblica alla presenza di politici, amministratori, ambientalisti e un folto pubblico era stato individuato un percorso per una soluzione urgente.
L'iter prevede la partecipazione a un bando d'appalto europeo, ma a distanza di mesi non c'è stato alcun passo avanti.
Così tutte le associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente, Italia Nostra, Amici della natura Saviore, Amici del torrente Grigna e gruppi locali, hanno scritto una lettera al sindaco di Berzo Demo, Giovan Battista Bernardi, al presidente della Comunità Montana di Valle Camonica, Corrado Tomasi, al presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Momaschini, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all'assessore Giorgio Maione, chiedendo un impegno per completare l'iter e partecipare al bando per l'appalto dello smaltimento dei rifiuti ex Selca. L'obiettivo è non perdere altro tempo, visto che sono trascorsi quasi tre lustri dal fallimento e al di là delle promesse non sono stati fatti passi avanti per smaltire i rifiuti ex Selca.