Borno (Brescia) - La stagione sulla
neve si chiude con grandi soddisfazioni e piccoli (per noi sempre grandi) record. Abbiamo aperto, come non succedeva da
15 anni, il
30 novembre e ci siamo fermati il
21 marzo (due giorni in anticipo, causa maltempo, sulla data prevista).
114 giorni e un
+12% registrato sulle presenze che portano a sfiorare il traguardo degli
80mila primi ingressi.
“Numeri che solo fino a qualche anno fa nemmeno riuscivamo ad immaginare”, il commento dell’amministratore delegato di
Borno Ski Area Demis Zendra.
Crescono i
numeri del
comparto sci e quelli relativi ai ricavi delle aree food: entrambi premiano le scelte della società che negli ultimi anni ha puntato su investimenti importanti. Su tutti l’impianto di innevamento, che anche nella stagione che si è appena chiusa ha dimostrato di fare la differenza, consentendo di arrivare in anticipo dove la
neve dal cielo si è fatta desiderare.
“Interventi che hanno pesato sul buon andamento della stagione (a Natale la ski area era tutta aperta), al pari della forza lavoro che abbiamo messo in campo: una squadra in parte rodata che ha fatto il miracolo in una stagione inizialmente meteorologicamente avara”.
Ottima la risposta degli utenti, anche in termini di feedback, così come hanno dimostrato di continuare a funzionare le serate dedicate agli scialpinisti. Da sottolineare poi, in chiusura di stagione, la selezione dei maestri di sci della Lombardia che ha scelto la stazione: una prova che abbiamo superato a pieni voti grazie al un lavoro di squadra e alle professionalità che abbiamo messo in campo. “Questo ci dà la misura del nostro potenziale - continua Zendra -. La nostra offerta negli ultimi anni ha cercato di abbracciare diverse discipline ed è stata la carta vincente. Anche l’area bob che abbiamo allestito con neve artificiale è stata apprezzata, dai bambini ma anche dai genitori”. Una stazione per tutti non solo negli slogan: “vogliamo continuare su questa strada, che ora si colorerà di verde”.
Chiusa una stagione infatti se ne apre un’altra: “L’estate sta dimostrando di avere gambe per crescere - chiude Demis Zedra - e questa è la sfida dei prossimi anni. Non solo con gli investimenti che riguarderanno la montagna ma anche con l’offerta che saremo in grando di mettere in campo”.

Ora spazio alle manutenzioni, ci si rivedrà con i fiori: gli impianti e il rifugio riapriranno il 31 maggio.