Breno (Brescia) - Un progetto per la
Valle Camonica e la sua autonomia. A
Breno, nella sala della Comunità Montana di Valle Camonica e BIM si è svolta una conferenza su "
Quale futuro per l’autonomia in Valle Camonica?".
![](https://www.gazzettadellevalli.it/upload/2025/02/partito-popolare--del-nord-breno_5919.jpg)
In apertura
Francesca Losi, vice segretario federale del Partito Popolare del Nord (PPN), che ha spiegato:
"Il Partito Popolare del Nord è nato per dare al Nord una nuova classe dirigente che difenda i territori dalla voracità del centralismo romano, guidato da un padre nobile come Roberto Castelli. In Parlamento a Roma ora non vi è un solo partito autenticamente Federalista e autonomista. Nella sola Valle Camonica, ogni anno più di mezzo miliardo di euro di tasse non torna sul territorio sotto forma di servizi ai cittadini. Ecco la misura della gravità della situazione e dell'inerzia dell'attuale classe dirigente. Serve un Partito che sia il Sindacato del Nord, innanzitutto a livello identitario. La scuola e i programmi di storia tacciono la storia delle nostre città, valli e Regioni. La Valle Camonica è una culla dell'identità lombarda. Il Nord ha bisogno di tutelare la sua coscienza identitaria e questa è la battaglia che combatteremo sul fronte educativo".
E' poi intervenuto
Giulio Arrighini, responsabile della Provincia di Brescia per il PPN:
"La Lega è un Partito che in Valle va a braccetto con il PD. Da trent'anni gestiscono il potere lasciando intatte le logiche centraliste. Bisogna avere il coraggio di rimboccarsi le maniche e liberare la Valle da Roma e dai suoi feudatari.
Un tempo si diceva che "i rivoluzionari rischiano di morire democristiani" ora si rischia di morire Forza-Italioti o Fratellastri di qualcuno".
Roberto Castelli, ex Ministro della Giustizia e Segretario Politico del Partito Popolare del Nord, ha sottolineato: "Stiamo costruendo un Partito, con grande fatica. Io non posso vedere calpestati i nostri ideali di una vita intera. La Lega ha lottato moltissimo, ma ha la responsabilità storica di non essere riuscita a intaccare il residuo fiscale, e aver consegnato per troppo tempo il Paese alle sinistre con il ribaltone. Il tutto dentro un bipolarismo malato. Noi facevano riforme e i Governi di centrosinistra le smontavano". "Ma dentro questo percorso - aggiunge Castelli - vi sono state due riforme costituzionali, quella del 2001, che ha definito l'autonomia in Costituzione, e quella del 2006, quest'ultima bocciata dai referendum dove i meridionali hanno votato contro compatti e allineati. Dobbiamo fare un lavoro certosino, tornare fra la gente, e di nuovo parlare di autonomia. Bisogna risvegliare le coscienze e dissolvere la sfiducia, la rassegnazione. Il Nord viene costantemente depauperato e ha bisogno di una classe dirigente che lo protegga. La Salvini Premier è un Partito ormai meridionalista e centralista".
Il residuo fiscale della Valle Camonica ammonta a non meno di 600 milioni di euro: "sono tasse che non tornano sul territorio sotto forma di servizi di prossimità (ospedali, scuole, infrastrutture, ordine)".
"Ho maturato una certezza: passando da Roma non otterremo mai niente. Ma la Costituzione consente alle Regioni di fare accordi fra di loro e con Stati esteri. Certo ci vuole la volontà politica. Con la Meloni l'autonomia non l'avremo mai. Il Nord è su un piano inclinato: sono 22 mesi che la produzione italiana è in calo. È questa l'unica vera notizia. Torniamo a lottare per il Nord, ed è per questo che mi impegno in prima persona. Apriremo la sezione Territoriale del Partito Popolare del Nord in Valle Camonica", ha concluso Castelli.
Alla conferenza, con Roberto Castelli, Giulio Arrighini e Francesca Losi era presente Walter Bianchi, attualmente consigliere comunale a Paspardo e anche amministratori locali, interessati a conoscere il progetto del Partito Popolare del Nord.