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Cerveno ha reso omaggio a Giacomo Cappellini

Partigiano, militò nelle Fiamme Verdi, venne arrestato e fucilato a Brescia il 24 marzo 1945

​Cerveno (Brescia) - Con una cerimonia al cimitero di Cerveno alla presenza di studenti, cittadini, autorità, associazioni, è stato ricordato Giacomo Cappellini, insegnante, partigiano che militò nelle fila delle Fiamme Verdi, fucilato a Brescia il 24 marzo 1945.

L'evento è stato organizzato da ANPI, Fiamme Verdi, Anei, Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo con la collaborazione della Scuola Primaria di Cerveno “Giacomo Cappellini”, il Comune e il Gruppo Alpini.

Nel pomeriggio, al cimitero di Cerveno, dove Cappellini riposa, si è svolta la cerimonia, con una preghiera, la benedizione della tomba da parte del parroco don Giuseppe Franzoni, e la posa di un omaggio floreale.
Successivamente i ragazzi delle scuole hanno cantato l'inno alla linertà e giustizia ed esposto i disegni sulla Resistenza. Sono poi interventi Luigi Mondoni, sindaco di Cerveno, e Luca Santi, di Anpi Vallecamonica,

Giacomo Cappellini, nato a Cerveno il 24 gennaio 1909 da Antonio Capellini e Domenica Rebuffoni, dopo gli studi, una prima attività a Edolo, conseguì l'abilitazione magistrale. Partecipò alle lotte partigiane in Valle Camonica, comandante del gruppo C8 della Divisione Fiamme Verdi “Tito Speri”, venne arrestato a Lozio il 21 gennaio del 1945, ferito in uno scontro a fuoco con i fascisti mentre copriva la fuga dell’amico Carlo Sandrinelli “Camara”. Trasportato su un carro a Malegno, quindi a Breno al comando della GNR, fu poi trasferito a Brescia e imprigionato nella torre Mirabella del Castello, che fu la sua prigione fino all’alba del 24 marzo, quando vene fucilato. Una targa ricorda Giacomo Cappellini Medaglia d'oro al valore militare.
Ultimo aggiornamento: 24/03/2025 23:11:27
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