Ponte di Legno (Brescia) - Nell'ultimo
Consiglio comunale d
i Ponte di Legno sono stati discussi e approvati quattro argomenti all'ordine del giorno, il primo di natura urbanistica, due finanziari, tra cui il rendiconto finanziario 2023, e il quarto sul
Consorzio Forestale Due Parchi, con il rinnovo delle convenzione per la gestione delle proprietà agro-silvopastorali comunali. Quest'ultimo argomento ha registrato un acceso confronto tra maggioranza e minoranza, che ha proposto una commissione per cercare di produrre un documento unitario, non accolto dalla maggioranza.
Il gruppo di minoranza "
Partecipare per cambiare", con i consiglieri
Mario Rizzi, Eleonora Zanoletti e
Ferruccio Bulferetti ha elaborato un documento chiedendo la modfica del disciplinare tecnico per i seguenti motivi: "
La mancanza della puntuale manutenzione dei boschi sta determinando uno stato di abbandono al punto che spesso ci si trova di fronte a intrichi di rami e di tronchi che rendono impossibile la fruizione del bosco e delle sue innegabili bellezze e che è indispensabile che l’attività del Consorzio venga destinata prevalentemente a questa tipologia di attività.
In questo senso è chiaro che le Amministrazioni debbano scegliere di investire sul bosco, coscienti di un rientro economico grazie a innovative e strategiche proposte turistiche sul proprio territorio. Ritenendo opportuno ribadire che la proprietà della superficie boscata è e deve rimanere del Comune.
Il Consorzio in quanto “gestore” deve mantenere un ruolo di referenzialità rispetto all’Amministrazione Comunale.
Sottolineando che coerentemente con le prerogative statutarie del Consorzio la manutenzione ordinaria dei boschi e della viabilità agro - Silvio pastorale rimane delegata al Consorzio così come la martellata dei lotti. Ritenendo che gli interventi di manutenzione straordinaria sia della viabilità sia degli alpeggi debba essere di esclusiva discrezione dell’Amministrazione che può conferire l’incarico al Consorzio o appaltare i lavori a Ditte specializzate, recuperando in tal modo competenze specifiche e professionalità presenti sul territorio. Sottolineando che è fondamentale che il Consorzio predisponga un crono programma (entro il 31 Gennaio di ogni anno e non una generica programmazione entro il mese di febbraio) per consentire alle Amministrazioni una chiara visione degli interventi e della tempistica dei lavori programmati sul proprio territorio. Ritenendo che il ricavato dal taglio di un lotto non possa essere incamerato d’ufficio dal Consorzio. Allo stesso può essere riconosciuto un indicativo 10% per le spese accessorie di accesso al lotto ma la restante somma, a discrezione dell’Amministrazione, può essere destinata a sopperire ad altre necessità o, se ritenuto opportuno, rimandata al Consorzio per l’esecuzione di specifici e mirati interventi coerenti con la tipologia delle attività del Consorzio. Riconoscendo alla convenzione proposta una veste giuridica più appropriata e coerente con la vigente normativa. Ritenendo che la nuova convenzione debba vincolare il Consorzio a destinare alle attività boschive imponendo il 50% delle sua attività sul bosco e non, come proposto, il 50% delle sole quote associative".
di Da. Pap.