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Archeopark di Boario Terme, una stagione da incorniciare

Darfo Boario Terme - La stagione all'Archeopark di Boario Terme (Brescia) volge al termine e ora si tracciano i primi bilanci. L'annata 2018 andrà in archivio con una crescita di visitatori, scolaresche, famiglie, gruppi e oratori nell'ordine del 5%.


L'Archeopark di Boario Terme è un grande parco museo interattivo all'aperto, ideato dall'archeologo Ausilio Priuli e creato per far rivivere il passato attraverso ricostruzioni di insediamenti preistorici realizzate su base scientifica. Nella struttura si riscopre la preistoria ed andare alla scoperta degli antichi camuni e delle popolazioni padane ed alpine degli ultimi 15.000 anni, in uno spazio di 100mila metri quadri, immersi nella natura, tra boschi di castagni, ai piedi e lungo le pendici del Monticolo, a poca distanza di alcune tra le più importanti incisioni rupestri preistoriche e protostoriche.


Archeopark Boario Terme"E' stata un'ottima stagione - racconta Ausilio Priuli dell'Archeopark di Boario -. Abbiamo aperto con due giorni d'anticipo rispetto al 1° marzo, per far fronte alle richieste delle scolaresche, poi c'è stato un crescente interesse da parte di famiglie e gruppi, mentre d'estate sono stati i Grest a trascorrere la giornata nella nostra struttura".


La caratteristica di questo parco tematico è costituita dal fatto che non solo è da visitare, ma in esso si può sostare, ci si può svagare, riposare, giocare e si possono svolgere una serie di attività nei laboratori didattici. Nella visita all'Archeopark ci si immerge nella vita quotidiana della preistoria e rivivono antichi gesti oggi dimenticati. All’ora del pranzo si può sostare nelle attrezzate, aree pic nic all'ombra dei castagnetie o in riva al laghetto, oppure gustare piatti tipici nell’accogliente ristorante o nella struttura ricettiva. Guidati dagli animatori culturali dell’Archeopark si può osservare direttamente le trasformazioni che nel corso del tempo hanno subito oggetti, strutture abitative e ambienti, comprendono inoltre il cambiamento che le esperienze umane preistoriche producono nella mente degli uomini.


"Quest'anno - osserva Ausilio Priuli - abbiamo avuto un incremento delle scolaresche, provenienti da ogni angolo d'Italia e oltre a visitare l'Archeopark, hanno visitato percorsi e incisioni rupestri della Valle Camonica. In quest'ottica si sta sviluppando un turismo culturale". Alcuni gruppi o persone hanno poi fatto ritorno? "Ho un esempio su tutti - prosegue Priuli - un giornalista scientifico di un quotidiano nazionale è venuto a trovarci, è rimasto affascinato ed è tornato con altri amici e gruppi per ben tre volte visitando l'intera valle. Questo esempio ci fa capire l'importanza dell'Archeopark e delle incisioni come la storia dei nostri borghi che possono essere inseriti in un itinerario turistico di grande valenza culturale".


La stagione dell'Archeopark si sta concludendo nel migliore dei modi e i responsabili stanno guardando già al 2019, visto che le scuole stanno già programmando le visite nella prossima primavera.

Ultimo aggiornamento: 19/10/2018 04:23:02
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