Piancogno (Brescia) - Il primo pellegrinaggio, organizzato da
Don Dassa che negli anni ha visto la crescita dei fedeli che vi pasrtecipano, sarà al
Santuario dell'Annunciata a
Piancogno. E' in programma
sabato 15 marzo.
La novità - Quest'anno i pellegrinaggi "
Dio cammina a piedi... pellegrini di speranza" saranno diversi e particolarmente significativi rispetto al passato: è infatti un anno giubilare, non un anno qualsiasi perché cade di norma ogni 25 anni (tranne alcuni anni eccezionali, com’è stato quello del 2016 Anno della Misericordia).
"Nella mia vita - spiega
don Battista Dassa -
ho vissuto due anni Santi: quello da ragazzo adolescente nel 1975 e quello storico del 2000. Proprio nel 2000 con il pellegrinaggio a Roma da Astrio ho iniziato queste esperienze. Il terzo che ho la fortuna di vivere, e che vivremo insieme, si intitola "Pellegrini di speranza": un titolo che, per chi vive in cammino, è tutto un programma. Eccoci allora a ripercorrere alcuni tratti di strade ancora insieme".
Il programma - I pelleigrinaggi del 2025 sono così articolati:
sabato 15 marzo al Santuario dell'Annunciata, chiesa giubilare (
Piancogno);
sabato 31 maggio Santuario Madonna di Ardesio, chiesa giubilare (
Ardesio);
sabato 21 giugno Santuario Madonna di Bovegno chiesa giubilare (
Bovegno);
sabato 5 luglio "Vivere, non vivacchiare" Piergiorgio Frassati (
Corteno Golgi);
sabato 23 agosto "Teresio Olivelli, ribelle per amore"
Corno d'Aola a Ponte di Legno;
sabato 6 settembre Santuario Madonna di Tirano, chiesa giubilare (
Tirano).
Messaggi di speranza - Percorsi nuovi e alcuni apparentemente collaudati, tutti con un “filo” comune che è nutrire le nostre vite di Speranza.
Padre Ermes Ronchi parlando di Speranza dice: “La speranza è una cordicella di filo scarlatto, appesa la balcone della mia vita, alla quale mi aggrappo, perché so che il capo del filo rosso della storia è saldamente nelle mani di Dio. E Dio salva, questo è il suo nome”.
“Fino a che c’è fatica c’è speranza - scriveva don Lorenzo Milani - La speranza è la fatica del non arrendersi alla sproporzione tra ciò che ho tra le mani e ciò che attendo, la fatica degli occhi che si aprono. Dio apre gli occhi anche a noi, e vediamo ciò che già è qui, strade di cui non ci eravamo accorti, bellezza che c’era sfuggita, vediamo un fratello in chi ci pareva straniero, la poesia nel quotidiano. Il filo scarlatto della salvezza. I segni della speranza vengono a noi mansueti come colombe”.
Don Tonino Bello diceva: "Coltivare la speranza significa non darsi per vinto. Significa sapere che Dio è più forte di tutti i nostri problemi. Che la morte non è l'ultimo capitolo della vita".
Le proposte di cammino - Sarà come un pellegrinaggio lungo un anno con 7 tappe, è stato inserito solo l’arrivo. "Alcune saranno lungo dei percorsi che ci porteranno a pregare in alcune chiese giubilari, altre sulle tracce di giovani che hanno fatto della loro vita un cammino forte di speranza: il Beato Martire Teresio Olivelli e il futuro Santo Piergiorgio Frassati. Quest’anno avrà sicuramente il suo battesimo anche una straordinaria proposta che un gruppo di pellegrini capitanati da don Alfredo sta completando: il Cammino delle Comete, un percorso a piedi che abbraccia tutta la provincia di Brescia nella luminosa vita di santi e beati della terra bresciana", sostiene don Dassa, che conclude con le parole di don Tonino Bello: "La strada vi venga sempre dinanzi e il vento vi soffi alle spalle e la rugiada bagni sempre l’erba su cui poggiate i passi. E il sorriso brilli sempre sul vostro volto. E il pianto che spunta sui vostri occhi sia solo pianto di felicità. E qualora dovesse trattarsi di lacrime di amarezza e di dolore, ci sia sempre qualcuno pronto ad asciugarvele. Il sole entri a brillare Prepotentemente nella vostra casa, a portare tanta luce, tanta speranza e tanto calore".