Un’occasione da non perdere per un’area considerata da sempre ai margini, ma che rappresenta invece la centralità di questa macro regione europea e ha grandi capacità imprenditoriali, come dimostra la numerosa presenza, il radicamento imprenditoriale, soprattutto artigiano, che tutti ci invidiano".
LE CIFRE - I numeri dicono che delle 8.654 imprese della Valle Camonica, ben 2.854 sono artigiane e, di queste, il 66% sono manifatturiere: il 99,4% conta meno di 50 addetti, confermando la tendenza che anche l'economia di montagna si regge sulle piccole imprese. I cinque anni di crisi hanno lasciato cicatrici dolorose: 424 imprese artigiane hanno chiuso i battenti facendo segnare un -13% rispetto ai numeri del 2009. Ma, in compenso, sono cresciute le aziende che operano nella cura del paesaggio, dei servizi alle persone e nel comparto del «food». Per i criteri «Eusalp», che guardano a crescita economica, connettività e ambiente ed energia, la Valcamonica si attesta al di sotto della media provinciale ma non nel turismo: Ponte di Legno e Temù, infatti, rientrano tra le prime dieci località montane lombarde più attrattive.
RICONOSCIMENTI - Al termine del convegno sono stati premiati, artigiani e imprenditori, alla memoria e per la fedeltà all’organizzazione. Tra loro, alla memoria e nelle mani dei loro eredi, per il Mandamento di Edolo sono stati ricordati: Lorenzo Asticher, Pietro Bianchi, Adolfo Ferrari, Giuseppe Moreschi, Paolo Pasquini e Franco Tognatti. Sempre alla memoria, del Mandamento di Darfo: Giovan Maria Appolonia, Placido Bianchi, Silvio Castagna, Nicola Fanti, Giuseppe Lorenzoli, Valentino Maggiò, Luigi Puritani e Giuseppe Santini. Premiati per la fedeltà all’organizzazione, del Mandamento di Edolo: Antonio Gema, Domenico Adamini, Mario Belotti, Beniamino Bonavetti, Giovanni Bonomelli, Lino Maculotti, Zefferino Pedrotti, Rosangela Rizzi, Guido Giacomo Salvadori, Franco Sandrini, Tomaso Sembinelli, Giovanni Tevini. Per il Mandamento di Darfo, per la fedeltà all’organizzazione: Amadio Bonetti, Oscar Entrade, Pietro Secondo Giorgi, Giuliano Laini, Bruno Pellegrinelli, Risi Francesco, Carlo Alberto Ducoli, Giancarlo Salvioni, Angelo Bonetti e Luca Quetti.