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Breno, la Comunità Montana interviene sul piano CISSVA: "Rischia di affossare l'agricoltura camuna"

Breno - La Comunità Montana di Valle Camonica fa chiarezza sulla vicenda CISSVA. Il settore lattiero caseario della Valle Camonica versa in una grave situazione di difficoltà, causata da un lato dal forte aumento dei costi delle materie prime e dall'altro dalla mancanza di soggetti dediti alla trasformazione del latto in grado di creare quel valore aggiunto necessario per la sopravvivenza dell'agricoltura di montagna. "Basta pensare - ha rimarcato il presidente della Comunità Montana di Valle Camonica, Alessandro Bonomelli - che la remunerazione del latte dei nostri allevatori e più basso del 30-40 percento rispetto a quella degli allevatori della Valtellina e Trentino e delle altre valli bresciane".
Sulla situazione che si è creata con CISSVA la Comunità Montana, presenti il presidente Alessandro Bonomelli, il vice Enrico Dellanoce e Mario Bezzi, delegato al Bim dopo che ha coordinato il gruppo di lavoro del progetto, ha espresso preoccupazione (nella foto da sinistra Mario Bezzi, Alessandro Bonomelli ed Enrico Dellanoce).


Lunedì scorso nell'assemblea CISSVA è passata la linea della presidente Paola Pezzotti che ha illustrato il piano di rilancio e di fatto i soci hanno respinto la proposta della Comunità Montana, aderendo al progetto industriale avanzato da Coldiretti Brescia, che prevede di autofinanziare per intero il cofinanziamento del 60% del Bando Arest. I vertici di Comunità Montana e Bim hanno chiarito i motivi che hanno portato gli enti comprensoriali a "uscire" dalla cooperativa, non garantendo l’aumento di capitale sociale e i fondi promessi (900mila euro). Due anni fa vi era stato un terremoto ai vertici della CISSVA con la nomina di Paola Pezzotti quale presidente, col compito di risollevare le sorti della cooperativa.


"Noi nutriamo fortissimi dubbi sulla sostenibilità di questo piano - ha affermato il presidente Bonomelli - che per l'ennesima volta non chiarisce le criticità e i dubbi palesati fin da subito. Rimaniamo convinti che qui in Valle Camonica ci siamo le risorse per far funzionare bene le cose senza ricercare all'esterno le competenze". Nel merito è intervenuto Mario Bezzi che ha illustrato il piano portato avanti da Comunità Montana e BIM, partendo dall'aumento del prezzo del latte che in Valle Camonica è di 39 centesimi al litro contro i 55-60 centesimi della Valtellina e Trentino e le strategie per il futuro con un rilancio della CISSVA che oggi conta 39 soci, contro i 100 di vent'anni fa.


Nell'assemblea CISSVA di lunedì è passata la linea illustrata dalla presidente Pezzotti e ma i risultati - se il progetto è positivo per i camuni - lo si vedrà sul medio termine, ossia tra due o tre anni. Il vicepresidente della Comunità Montana ha ribadito che la Lega di Valle Camonica sosteneva il piano dell'ente comprensoriale e nelle conclusioni il presidente ha ribadito: "Abbiamo a cuore il futuro della Valle Camonica e la redditività dell'agricoltura di montagna, auguriamo le migliori fortune a CISSVA".

Ultimo aggiornamento: 26/01/2022 18:30:05
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