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Celebrazioni 4 novembre a Brescia: consegnate 21 medaglie a ex internati, sette sono camuni

Brescia - Toccante cerimonia in Prefettura a Brescia, in occasione delle celebrazioni del giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Oggi sono state consegnate 21 medaglie d’onore, conferite con decreto del Presidente della Repubblica, in base alla legge 296 del 2006, per commemorare militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Brescia ex internati 1


Alle presenza di 3 superstiti, che hanno ricordato la loro drammatica esperienza davanti al prefetto Annunziato Vardé, sindaci, amministratori locali e familiari, si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore. Sette riconoscimenti sono andati a camuni, in particolare due a Sonico e Pisogne, uno a testa Paisco Loveno, Esine e Niardo.

Nove famiglie di ex internati erano di Bagolino e altri di Serle e della Val Trompia, tra cui i tre superstiti.


Gli insigniti: Stefano Italo Carè, Daniele Fusi, Rocco e Serafino Foglio, Giuseppe e Luigi Pelizzari, Bartolo Salvatori e Antonio Serafino Zanetti di Bagolino; Pietro Pezzucchi di Coccaglio; Prospero Gheza di Esine; Giuseppe Pirlo di Gardone Val Trompia; Giuseppe Cinghia di Nave; Antonio Rinetti di Niardo; Pietro Brunelli di Paisco Loveno; Giacomo Zanardini Bonaventura e Girolamo Zanardini di Pisogne; Tullio Benefattori di Preseglie; Giovanni Soncina di Roé Volciano; Dorino Aderenti di Serle; Giacomo Gelmi e Giovanni Branchi di Sonico.


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Erano presenti i sindaci di Sonico (Gian Battista Pasquini), Paisco Loveno (Dino Mascherpa), Niardo (Carlo Sacristani), Pisogne (Diego Invernici) e gli amministratori di Esine. "E' stata una cerimonia unica - spiega il sindaco di Sonico, Gian Battista Pasquini -. Abbiamo ricordato due sonichesi, Giacomo Gelmi e Giovanni Branchi e a ritirare la medaglia c'erano i loro familiari". Infatti il prefetto di Brescia ha consegnato la medaglia alla figlia Milena e a Marco, nipote di Giacomo Gelmi, e a Lorenzo, Dino e Daniele, figli di Giovanni Branchi.


Gli altri tre sindaci camuni, Dino Mascherpa, Carlo Sacristani e Diego Invernici hanno partecipato alla cerimonia con i familiari degli ex internati dei rispettivi paesi.


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Secondo quanto raccontato dai tre superstiti nei lager nazisti nacque in molti internati il desiderio di fondare un’Associazione che avesse come fine la diffusione presso i giovani degli ideali di pace, perché mai, nel futuro, le nuove generazioni conoscessero i reticolati e le guerre. L’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati) si formò ufficialmente come ente morale il 2 aprile 1948.


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La sezione ANEI di Brescia, intitolata al Cappellano militare bresciano Padre Marcolini, fu fondata nel 1968. In numerosi paesi della provincia bresciana sono attive diverse sezioni raggruppate nella Federazione Provinciale per consigliare, organizzare, superare incomprensioni e soprattutto mantenere saldi fra i soci, i vincoli di solidarietà umana e nazionale, affermatisi nei campi di concentramento,al fine di diffondere il messaggio di cui si fa carico "Mai più reticolati nel mondo".

Ultimo aggiornamento: 04/11/2017 18:53:02
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