Edolo (Brescia) - Il seminario conclusivo del Progetto Fagio.Lo., finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 di Regione Lombardia, tenutosi presso il polo Unimont della Statale di Milano, è stata l'occasione per i ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e i tecnici di Rete Semi Rurali di presentare i risultati delle attività condotte.
Il progetto Fagio.Lo, finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 di Regione Lombardia, ha avuto l’obiettivo di individuare, caratterizzare e promuovere cultivar di fagiolo tradizionalmente coltivate (landraces) nelle aree montane della Lombardia.
Si è tenuto presso Unimont polo d'Eccellenza della Statale di Milano, un seminario conclusivo del progetto in cui i ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e i tecnici di Rete Semi Rurali hanno presentato i risultati delle attività condotte focalizzandosi sul valore delle cultivar locali tradizionali e sugli aspetti morfologici, agronomici, genetici e nutrizionali delle 16 landraces di fagiolo oggetto di studio.
Dopo i saluti istituzionali di Anna Giorgi (Università degli Studi di Milano, polo Unimont e di Marco Boriani (Regione Lombardia), Luca Giupponi (Università degli Studi di Milano, polo Unimont) ha presentato azioni e risultati del progetto.
Rachele Stentella (Rete Semi Rurali) è intervenuta relazionando in merito al tema del passaggio dalla conservazione alla gestione dinamica dell’agrobiodiversità Roberto Pilu e Martina Ghidoli (Università degli Studi di Milano, DiSAA) hanno invece relazionato in merito alla caratterizzazione agronomica e genetica delle landraces.
Infine, Alessio Scarafoni e Sara Margherita Borgonovi (Università degli Studi di Milano, DeFENS) hanno presentato caratteristiche nutrizionali, antinutrizionali e funzionali dei semi di fagiolo oggetto dello studio mentre Davide Pedrali (Università degli Studi di Milano, Polo Unimont ) ha presentato i possibili scenari futuri legati all'utilizzo innovativo dei fagioli concentrandosi sul caso del fagiolo "copafam".