Edolo (Brescia) - Al “
Meneghini” di
Edolo gli studenti si confrontano sul problema della sicurezza sul lavoro. L’istituto superiore edolese accoglie da
lunedì 28 ottobre la mostra
“Io ero – Memorie di vite spezzate”, realizzata dalla
Cisl bresciana nell’ambito della campagna di sensibilizzazione ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dal 2022 ad oggi sono
48 i lavoratori che hanno perso la vita nel
Bresciano: a ciascuna delle vittime la mostra dedica un pannello, ricordandole per nome, raccontando la loro storia e le circostanze della tragedia che ha spento la loro esistenza.
Come Riccardo, che abitava a Niardo e lavorava a Darfo, precipitato dal cestello che stava usando per un intervento al sottotetto dell’azienda.
La presentazione della mostra agli studenti avverrà lunedì 28 ottobre, alle 10 negli spazi dedicati all’allestimento in via Morino. Interverranno la professoressa Raffaella Zanardini, dirigente scolastico; Luca Masneri, sindaco di Edolo; Corrado Tomasi, presidente Comunità montana della Valle Camonica e Alberto Pluda, segretario generale CISL Brescia
Ci sarà anche un lavoratore vittima di un grave infortunio che lo ha costretto su una carrozzina per lunghi mesi e poi a 2 anni di cure per recuperare completamente l’uso delle gambe: “Racconto la mia storia - spiega - sperando che possa aiutare chi l’ascolta a dare il giusto peso alle questioni della sicurezza sul lavoro e contribuire a mettere un freno alla tragica sequenza di infortuni che si registra nella nostra provincia”.