Edolo - Durante il lockdown per l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus l'Università della Montagna ha reagito mostrando la sua “resilienza” acquisita da tanti anni di lavoro quotidiano tra le montagne. Realizzare un polo universitario in un piccolo comune di montagna, con meno di 5.000 residenti, è stata la sfida degli oltre 20 anni di lavoro della Statele di Milano a Edolo, insieme ad enti locali quali la provincia di Brescia, la comunità montana e il BIM di Vallecamonica, l’Unione dei comuni delle orobie bresciane, capofilati dal comune di Edolo.
Un’alleanza strategica, finalizzata ad investire sulla formazione dei giovani, sull’innovazione e sull’alleanza tra montagna e città per promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree montane.
Infatti, per una grande università di una metropoli come la Statale di Milano essere immersi e operare quotidianamente nella dimensione locale montana, si è rivelato fondamentale per sperimentarne e comprenderne le peculiarità, individuare le reali priorità e acquisire la consapevolezza necessaria a costruire una visione di futuro coerente con le risorse e le specificità delle aree montane, alla base dell’offerta formativa e delle numerose attività di ricerca e terza missione di Università della Montagna.
Creare ponti virtuali per collegare il polo di Edolo con altre località, montane e urbane, per offrire servizi, condividere esperienze, conoscenza, buone pratiche essenziali a costruire la nuova visione del futuro delle aree montane, liberate dalla marginalità grazie alla tecnologia, è stata l’altra mossa vincente nell’evoluzione di UniMont.
Oggi UniMont, da un piccolo comune di montagna, anima un vero e proprio “network della conoscenza” con oltre 25.000 contatti, dimostrando che la dimensione locale, oggi, può uscire dalla marginalità e giocare un ruolo centrale per il proprio futuro, basato su giovani nuovi imprenditori e sull’alleanza strategica montagna-città che garantisce interazioni costanti a reciproco vantaggio. Una prospettiva ancor più importante per l’epoca post-covid nella quale i territori montani potrebbero acquisire un nuovo e più strategico ruolo per il Paese.
L’esperienza di UniMont nell’avvicinare e collegare contesti distanti ha consentito di reagire prontamente al lockdown, garantendo la didattica mediante e-learning agli studenti del corso di laurea e dei corsi di perfezionamento e realizzando il programma delle attività seminariali a libera fruizione sempre molto seguite ed apprezzate.
Sette incontri in sette settimane erogati con l’aula virtuale, a libera fruizione, seguiti da una media di 270 partecipanti ad appuntamento da tutta Italia.
Tematiche che vanno dallo sviluppo territoriale, ai servizi ecosistemi, alle tinture naturali, gli aspetti socio-economici delle montagne alpine, fino al Nepal, con appuntamenti sempre più apprezzati con la lettura, per conoscere autori ispirati in modo originale e mai scontato dalle montagne. Nuovi appuntamenti sono in calendario (vedi sotto e qui)
PROSSIMI APPUNTAMENTI - SEMINARI
8 MAGGIO 2020 - METEOROLOGIA D’ALTA QUOTA. DALLE ALPI ALL’HIMALAYA
Seminario gratuito aperto al pubblico, l’ 08/05 alle h.17.30. E’ possibile seguire il seminario anche online, in diretta o on demand iscrivendosi qui.
Relatore: Filippo Thiery, meteorologo presso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Esperto di Meteorologia sugli Ottomila.