Edolo (Brescia) - Sono stati presentati a Unimont di Edolo (Brescia) i risultati del progetto "Valorizzazione sostenibile della vitivinicoltura camuna". Il convegno ha visto gli interventi di amministratori, esperti, ricercatori e imprenditori del settore.
Dopo il saluto dell'assessore all’Agricoltura e Bonifica Montana, Comunità Montana di Valle Camonica, Enrico Dellanoce, sono intervenuti con dettagliate relazioni Aline Vierin, consulente Cervim, Centro di Ricerca e Valorizzazione per la Viticoltura eroica: attività del Cervim; Sergio Bonomelli, direttore Consorzio vini IGT Valle Camonica, su Il Progetto di Valorizzazione sostenibile della vitivinicoltura camuna; Lucio Brancadoro, ricercatore, Università degli Studi di Milano, su "L'importanza della zonazione viticola in ambiente montano"; Davide Modina, dottorando, Università degli Studi di Milano su: "I risultati del Progetto Val.So.Vi.Ca.: la zonazione viticola e le varietà tolleranti le crittogame"; Gabriele Cola, ricercatore, Università degli Studi di Milano, e Duilio Porro - Tecnologo, Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige su "Esperienze di zonazione in altri territori viticoli montani".
Il progetto ha analizzato due vitigni (Manzoni bianco e Merlot), 18 vigneti guida inseriti nelle principali unità pedologiche della valle, 380 campioni analizzati per determinare il decorso della maturazione tecnologica, 430 piante vendemmiate (e potate nella successiva stagione invernale), 430 campioni analizzati per determinare la maturazione tecnologica alla vendemmia, 162 campioni analizzati per determinare la maturazione fenolica alla vendemmia e 54 vinificazioni.
Attualmente sono diversi i vitigni coltivati in Valle Camonica, tra questi Merlot, Marzemino, Nebbiolo, Manzoni Bianco, Chardonnay, Riesling e recentemente anche alcune varietà tolleranti le crittogame.