La realizzazione di un impianto di deposito e manutenzione dei treni a Rovato,
è in costruzione, l’attivazione è prevista a febbraio 2024, in concomitanza con l’avvio delle corse prova del treno, l’adeguamento tecnico e infrastrutturale delle stazioni interessate.
Le attività in corso: messa in esercizio di 40 autobus ad idrogeno in sostituzione dell’intera flotta oggi utilizzata da FNM Autoservizi in Valle Camonica (attività promossa da FNM in corso di definizione progettuale).
L’introduzione dei primi mezzi a idrogeno è prevista per la fine del 2025.
INVESTIMENTO E RISORSE - L’investimento per l’intero progetto ferroviario è pari 362,4 milioni di euro (177,6 per gli impianti e 184,8 per i treni), di cui 248,1 finanziati con risorse di Regione Lombardia (80,1 milioni), del PNRR (97,2 milioni) e di FNM (70,8 milioni) e 114,3 milioni, destinati al secondo lotto di treni, che FNM è disponibile a finanziare, in caso non fossero rese disponibili altre fonti di finanziamento. L’investimento per gli autobus è stimato in 30 milioni di euro. Il totale è dunque 392,4 milioni e tiene conto degli aggiornamenti dei prezzi e delle progettazioni.
IMPIANTO ISEO - Sorgerà nell’area di proprietà del Gruppo FNM. L’area selezionata consente di ottimizzare le attività ed evitare il trasporto dell’idrogeno, in quanto la superficie dedicata al rifornimento dei treni è adiacente all’area dedicata alla produzione dell’idrogeno. Gli impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione vengono realizzati secondo i migliori criteri e le best practice internazionali per garantire l’assoluta sicurezza e sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto delle normative. Va ricordato che, durante la Conferenza dei Servizi, i Vigili del Fuoco e altri enti hanno espresso parere favorevole sul progetto definitivo dell’impianto. La tecnologia Steam Reforming con utilizzo di biometano, energia elettrica rinnovabile e cattura della CO2 consente di azzerare le emissioni di CO2 (infatti, grazie alla cattura della CO2, si giunge ad emissioni nette negative, con un saldo stimato in circa -9 kgCO2/kgH2).
PERCHÉ L’IDROGENO - La tecnologia idrogeno è risultata essere l’unica applicabile dal punto di vista tecnico ed economico-finanziario per decarbonizzare il servizio ferroviario in Valcamonica. L’elettrificazione, infatti, avrebbe una elevata complessità tecnica e un impatto ambientale molto pesante per la necessità di adeguare le gallerie (28 per oltre 4 km) e di chiudere la linea durante il periodo dei lavori, senza contare gli elevati costi di investimento (superiori a quelli previsti per la tecnologia idrogeno), considerando i treni e le opere civili, oltre alla mera posa degli impianti elettrici.
GLI INTERVENTI
PRESIDENTE FONTANA - "Con il progetto 'H2iseO Hydrogen Valley' fortemente voluto da Regione Lombardia, puntiamo dritti verso la meta che stiamo perseguendo da tempo, quella di politiche di sviluppo all'insegna della sostenibilità. È questo il futuro che vogliamo disegnare per i lombardi e stiamo dimostrando di essere in grado di innovare, di immaginare un domani sostenibile con una programmazione sul medio-lungo periodo capace di assicurare anche ricadute economiche sui territori interpretando al meglio i bisogni dei cittadini di oggi e di domani".
ASSESSORE LUCENTE - "Il nostro orientamento - ha detto l'assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente - è chiaro: tenendo in considerazione l'approccio legato alla neutralità tecnologica, l'obiettivo è valorizzare tutte le fonti energetiche in grado di coniugare innovazione tecnologica e riduzioni delle emissioni. Regione Lombardia sta lavorando in tal senso, con il rinnovamento della flotta di treni a ridotto impatto ambientale e gli investimenti per il trasporto pubblico locale lacuale, Iseo compreso, con battelli elettrificati. Progetti che mirano alla graduale decarbonizzazione dei trasporti. Vogliamo un Tpl a emissioni zero".
ASSESSORE TERZI - "Il progetto H2IseO - ha detto l'assessore Terzi - è complesso, ma oltre a essere una sperimentazione, la prima in Italia, ha i connotati per essere un'apripista. Sostituire sulle linee non elettrificate i treni a diesel con quelli a idrogeno è in linea con le previsioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È un'occasione, inoltre, per attivare infrastrutture per la distribuzione dell'idrogeno e di sviluppo per il territorio stesso. È anche un progetto infrastrutturale: gli investimenti riguardano infatti anche la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo. In particolare, sono 12 i progetti di riqualificazione della linea ferroviaria, per un valore di 209.420.000 euro".
ASSESSORE MAIONE - "Con questo progetto il trasporto su ferro diventa un modello verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile. La tratta che riguarda Brescia-Iseo-Edolo - ha commentato l'assessore Maione - è la prima in Italia che va in questa direzione, una scelta fondamentale nell'ottica di un trasporto 'green' e di un investimento importante anche per il territorio. In questo modo 'facciamo economia' e contribuiamo anche a rendere più fluida la viabilità".
di Ch. P.