La segnaletica da seguire è il numero 21.
IL PERCORSO - Dopo essere arrivati a Vezza d’Oglio, si prosegue verso la Val Paghera e si posteggia nell’area vicino alla teleferica dell’Enel, da qui si prosegue a piedi lungo il sentiero, immersi nella natura. Seguendo il sentiero numero 21 si arriva ad una pineta, quindi si arriva a un bivio, poi il percorso diventa sempre più ripido. Una volta usciti dal bosco il paesaggio è eccezionale e si potrà iniziare a vedere una natura diversa da quella della parte bassa della vallata.
Il sentiero - soprattutto nella parte ripida - è ben protetto, una volta giunti al torrente con un ponticello in legno si prosegue su gradini di legno che permettono una salita più "diretta". Quindi un secondo torrente, un tratto più pianeggiante e si intravvede il lago Aviolo, meta della passeggiata e utilizzato anche per l'invecchiamento del vino (nella foto). Senza una grande fatica, tra il rifugio Occhi e il lago si può trascorrere una giornata speciale tra prati sconfinati, fiori, sorgive, uno spettacolo della natura.
di Chiara Panzeri