Qui continua a svolgere il proprio lavoro a distanza e scopre, grazie a un gregge di capre, un branco di lupi, un’aquila, e alcuni personaggi che sembrano usciti da una favola (la Regina delle Caprette, la Donna dei Fiori, l’Uomo delle Storie), che si può condurre un’esistenza più semplice e provare a trovare la felicità nelle piccole cose.
In breve tempo la protagonista si accorge che basta poco per cambiare ritmo, un’opzione che chi vive in città spesso dimentica. Si rende infatti conto che è necessario correre per raggiungere la cima, perché il vero scopo non è arrivare sempre più in alto, ma riappropriarsi di un tempo antico e dilatato. E così accade, in questo diario di montagna scandito dalle stagioni, che osserva il mondo con sguardo intelligente, poetico, dolce, ironico e disincantato.
In “Lontano dalla vetta” Caterina Soffici ha anche il pregio di raccontare un recente e sempre più assiduo protagonista della vita in montagna (e non solo): il nomade digitale. Non turista – che si ferma per la stagione, oppure anche solo per una settimana – e nemmeno autoctona, nel suo racconto l’autrice non poteva vantare legami famigliari con il territorio. E non poteva nemmeno fingersi in perenne villeggiatura. Questo l’ha resa, agli occhi di sé stessa e a quelli dei nuovi vicini di casa, un essere definibile per le caratteristiche che non incarna.
Una prospettiva interessante che le ha concesso di essere ancora più libera nell’esprimere le proprie considerazioni sul contesto e nel raccontare le stagioni e gli incontri di questa sua permanenza in montagna. Una permanenza libera da qualsiasi tipo di attaccamento al raggiungimento dello scopo, dell’obiettivo eroico e altisonante della “vetta da conquistare”. Una permanenza che trova spazio in modo semplice, diretto e privo del disincanto dato dall’innamoramento momentaneo, proprio tra le pagine del suo libro.
Come consuetudine, alla presentazione del libro seguirà un aperitivo-degustazione dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione delle eccellenze eno-gastronomiche locali. L’aperitivo è organizzato in collaborazione con gli sponsor Consorzio per la Tutela del Formaggio Silter DOP, Consorzio Vini IGT Valcamonica e Associazione Mais Nero Spinoso.