Un altro aspetto importante del progetto sarà il coinvolgimento nella promozione e nella realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale di altre realtà esistenti sul territorio.
DOVE SI TROVANO
Le prime 30 case oggetto di riqualificazione si trovano in Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. La ristrutturazione dell’immobile sarà a carico di Anas mentre il concessionario avrà il compito di sviluppare le attività imprenditoriali in coerenza con le linee guida del bando, garantendo i servizi di base definiti: pernottamento, bar e ristoro, free Wi-Fi, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e info point di informazione turistica.
- Casa Cantoniera "Ponte di Legno" al km 145,810 della strada statale 42 “del Tonale e della Mendola”, Comune di Ponte di Legno (BS)
- Casa Cantoniera "Salò" al km 69,470 della strada statale 45 bis Gardesana Occidentale, Comune di Salò (BS)
- Casa Cantoniera "Toscolano Maderno" al km 77,178 della strada statale 45 bis Gardesana Occidentale, Comune di Toscolano Maderno (BS)
- Casa Cantoniera "Limone sul Garda" al km 102,121 della strada statale 45 bis Gardesana Occidentale, Comune di Limone sul Garda (BS)
-Casa Cantoniera "Campodolcino" al km 131,916 della strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga”, Comune di Campodolcino (SO)
. Casa Cantoniera "Spinone al Lago" al km 46,050 della strada statale 42 “del Tonale e della Mendola”, Comune di Spinone al Lago (BG)
L'INTERVENTO DI REGGI
“Utilizzare la Ieva del riuso per rigenerare il nostro patrimonio immobiliare - ha dichiarato Roberto Reggi – è un’occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico. Su questo fronte sono numerose le iniziative che l’Agenzia del demanio ha avviato per il recupero dei beni pubblici. Con il progetto delle case cantoniere si apriranno spazi di accoglienza e vivibilità in immobili oggi in disuso, lungo i più suggestivi percorsi religiosi, turistici e naturalistici del nostro Paese”.
“Il Progetto di riqualificazione delle case cantoniere – ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani – rappresenta un modello innovativo di gestione, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente, che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari dell’azienda. Gli interventi di ristrutturazione, per i quali Anas ha previsto un investimento di circa 7,5 milioni di euro in tre anni, a partire da quello in corso, contribuiranno a potenziare il valore del patrimonio aziendale e a preservarlo nel tempo, sostenendo l’identità locale e creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio”.
IL BANDO DI GARA
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità: sono le tipologie del servizio che le case cantoniere inserite nel progetto pilota dovranno offrire ai clienti su tutto il territorio.
Il bando di gara è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative: ai fini dell’aggiudicazione conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas.
La ristrutturazione dell’immobile è a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall’attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara.
Il bando di gara per la “Concessione della gestione e valorizzazione di trenta Case Cantoniere” è stato pubblicato venerdì 15 luglio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale n. 81. Le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno pervenire sul Portale Acquisti di Anas https://acquisti.stradeanas.it, a pena di esclusione, entro le ore 12 del 31/10/2016. L’obiettivo è quello di aprire la prima casa cantoniera a giugno 2017.