Ora i carabinieri lo hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Brescia.
Dagli accertamenti è emerso che il 18enne riforniva di marijuana e hashish diversi coetanei della media valle, alcuni dei quali sono risultati minorenni. La tradizionale attività investigativa, eseguita con sequestri di singole dosi di fumo, è stata poi supportata dall’esame dei tabulati telefonici, che ha consentito di individuare gli acquirenti.
La conferma dell’illecita, ma alquanto redditizia attività di spaccio, si è avuta con il sequestro del telefono cellulare dell’arrestato. Da numerose chat sono saltati fuori i contatti con gli acquirenti e gli ordinativi di erba o hashish che quotidianamente venivano concordati con il pusher di fiducia.
I minorenni, convocati in caserma accompagnati dai loro genitori, non hanno potuto fare altro che confermare quanto le indagini avevano già accertato in modo chiaro. Il 18enne è stato posto ai domiciliari con il divieto di incontrare altre persone, fatta eccezione per i familiari.