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Giornata dell'acqua 2025, l'impegno di Ats Montagna

Nel 2024 analizzati 2.125 campioni

Sondrio - Giornata Mondiale dell’Acqua 2025, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’acqua dolce e supportare la gestione sostenibile delle scarse risorse, affrontando la crisi idrica globale. Il tema che ha scelto l’ONU quest’anno è la Conservazione dei ghiacciai che rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo.

I ghiacciai sono fondamentali per la vita: l'acqua che si scioglie dai ghiacciai è essenziale per l'acqua potabile, l'agricoltura, l'industria, la produzione di energia pulita e gli ecosistemi sani. Il rapido scioglimento dei ghiacciai sta causando inondazioni, siccità, frane e aumento del livello del mare, con profondi effetti sulle persone e sul pianeta.

La giornata mondiale dell’acqua rappresenta non solo un’occasione per celebrare un elemento naturale che costituisce circa il 70% del nostro corpo e del nostro pianeta ma anche un’opportunità per riflettere sulla crescente crisi idrica che sta interessando tutti noi, alla luce degli effetti dovuti al cambiamento climatico.

Buone pratiche per l’ambiente
Di fronte all’emergenza, in un’ottica di prevenzione e resilienza, è necessario perciò adottare buone pratiche per affrontare e mitigare gli impatti del cambiamento climatico per una gestione più sostenibile ed equa delle risorse idriche.

Di seguito si elencano alcune buone e semplici abitudini che possono aiutare a risparmiare acqua:
Ridurre gli sprechi idrici adottando comportamenti virtuosi come preferire la doccia al bagno, chiudere l’acqua del rubinetto mentre si spazzolano i denti, riparare subito eventuali perdite; utilizzare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico; diminuire la quantità di rifiuti generati che possono contaminare mari, fiumi, laghi e falde acquifere attraverso il riciclo, riuso, la riparazione e la riduzione dei materiali plastici; preferire il consumo di acqua del rubinetto all’acqua in bottiglia per sostenere un accesso all’acqua di qualità, equo ed economico diminuendo al contempo i rifiuti plastici; innaffiare le piante con acqua piovana e nelle ore meno assolate in quanto l’evaporazione sarà minore.

La sana alimentazione è anche sostenibile
La riduzione dello spreco di acqua è strettamente legata anche ad una sana e corretta alimentazione.
Con gli attuali modelli di alimentazione, la produzione alimentare dovrebbe aumentare del 60% entro il 2050, con la richiesta del 120% di acqua in più e del 42% in più di terre coltivate, oltre a un aumento del 77% dei gas serra (clicca qui per vedere l’Impronta idrica degli alimenti).

Nel concreto, le azioni che possiamo intraprendere nella nostra alimentazione per la tutela delle risorse idriche e la sostenibilità alimentare sono le stesse utili a mantenerci in salute: basare la propria alimentazione su prodotti ortofrutticoli, cereali integrali, legumi e una modesta quantità di prodotti animali; valorizzare modelli di agricoltura sostenibile come le coltivazioni biologiche per ridurre la contaminazione dell’acqua da prodotti chimici pericolosi come fertilizzanti e pesticidi

Diminuire il consumo di carne rossa per limitare il consumo idrico elevato degli alimenti di grande taglia; si stima che una dieta a basso consumo di carne implichi una riduzione dei consumi di acqua fino al 35%.

L’accesso all’acqua potabile di qualità e ai servizi igienico – sanitari è un diritto di tutta la popolazione, un requisito fondamentale per lo sviluppo sostenibile e un obiettivo che deve essere condiviso e che richiede la partecipazione di tutti.
L’impegno di ATS Montagna
Fra i compiti delle ATS rientra il controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano. Ad occuparsi delle acque potabili è il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione, struttura che fa capo al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria e che ricomprende anche il Laboratorio di Prevenzione.

La verifica si avvia con i campionamenti, cioè la raccolta di campioni di acqua in punti significativi della rete acquedottistica, alle sorgenti, da fonti, pozzi e case dell’acqua. Nel territorio dell’ATS Montagna sono presenti 1.136 sorgenti, 514 punti rete dell’acquedotto, 38 pozzi, 4 corpi idrici superficiali (di cui solo 3 attualmente utilizzati) e 92 casette dell’acqua.

I punti da cui prelevare i campioni vengono individuati in collaborazione con i Gestori del servizio idrico, in modo che siano rappresentativi dell’intera rete di distribuzione e di tutte le fonti da cui viene prelevata l’acqua potabile.

Negli anni si tiene conto dei risultati ottenuti, così da tenere sotto controllo in maniera particolare i punti che hanno evidenziato criticità in passato e aumentare, al bisogno, i parametri da analizzare. Ogni anno viene redatto un Piano dei controlli, che per il 2025 prevede un totale di 1.837 campionamenti sulle acque potabili, oltre a 35 per la ricerca dei Pfas, 19 per la radioattività e 10 ispezioni ai punti di prelievi.

L’acqua distribuita nel territorio dell’ATS è generalmente di ottima qualità; le analisi routinarie effettuate non hanno evidenziato cariche microbiche o inquinanti in concentrazioni tali da costituire un problema di salute pubblica. Nel 2024, l’84% dei campioni (2.275 sui 2.716 prelevati) sono risultati conformi. Percentuale che sale al 100% per i controlli alle case dell’acqua, di cui sono state analizzate il 10%.

Inoltre, sono stati effettuati 18 campionamenti per la radioattività, in collaborazione con Arpa Lombardia e con i Gestori del Servizio idrico integrato, e 17 campionamenti per la ricerca dei PFAS, come previsto dal Decreto Ministeriale del 2 agosto 2017. Gli esiti delle analisi per entrambe le ricerche non hanno messo in evidenza alcuna criticità, evidenziando valori al di sotto dei limiti stabiliti dalla normativa di riferimento.

Il Laboratorio di Prevenzione, che fa capo alla Struttura Igiene degli Alimenti e Nutrizione, effettua i controlli microbiologici su acqua e alimenti. Nel 2024 ha analizzato 2.125 campioni, attività che ha prodotto 6.569 risultati, dato che per ogni prelievo vengono verificati più parametri.

Bere l’acqua del rubinetto è quindi una scelta sicura, proprio grazie ai controlli a cui è sottoposta, ma anche sostenibile, perché riduce la produzione di rifiuti e la quantità di trasporti su gomma legati all’acquisto di bottiglie.
Ultimo aggiornamento: 22/03/2025 01:29:20
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