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La Preistoria rivive in Valle Camonica: le iniziative

Alla Riserva delle Incisioni di Ceto, Cimbergo e Paspardo e nei Parchi archeologici di Darfo Boario Terme e di Sellero

Ceto (Brescia) - Alla Riserva delle Incisioni di Ceto, Cimbergo e Paspardo e nei Parchi archeologici di Darfo Boario Terme e di Sellero, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, un weekend coinvolgente ricco di eventi dedicati alla Preistoria e alle Incisioni Rupestri.

Si va dalla Preistoria rivisitata in chiave comica e scanzonata dello spettacolo “Sotto Roccia”, a due giorni di rievocazioni con l’articolato evento intitolato “Peistoric Ketodamos”, fino ad una giornata intera dedicata alla visita di ben 5 siti archeologici “Alla scoperta delle Rose Camune”: è questo il ricco e variegato programma di eventi organizzato dalle associazioni ArchExperience e Zamenhof Art (in collaborazione con numerosi altri soggetti) nei tre parchi archeologici che gestiscono (tutti e tre parte del Primo Sito Unesco italiano) per il prossimo fine settimana, a cavallo tra agosto e settembre.

Il programma delle due giornate di eventi:
Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, dalle ore 14 di sabato a domenica sera, nell’area di Foppe di Nadro, tra le capanne preistoriche ricostruite in archeologia sperimentale, si svolgerà “Preistoric Ketodamos”: una kermesse caratterizzata da laboratori, performance e accampamenti che consentiranno ai visitatori di immergersi nel flusso della vita quotidiana ai tempi degli antichi Camunni.

Sempre sabato 31 agosto, e sempre a Foppe di Nadro, alle ore 18, inserito sia negli eventi di Preistoric Ketodamos che nel calendario della rassegna “ArcheoTeatro 2024- Palcoscenici Rupestri” (settimo evento) andrà in scena, nell’area antistante il Riparo Sotto Roccia n.2, il breve monologo comico e brillante dell’attore, autore e regista lodigiano Riccardo Fritz Piricò intitolato “Sotto Roccia, ovvero la vera storia delle Incisioni Rupestri”: una rivisitazione spiazzante ed esilarante della vita di coppia al tempo degli antichi Camunni. Ingresso libero.

Domenica 1 settembre infine la giornata “Alla scoperta delle Rose Camune”, una vera e propria “maratona” nei parchi delle Rose Camune, partendo dal Parco di Luine a Darfo Boario Terme, alle 10 e 30 del mattino, per finire con una visita notturna, dalle ore 20;30 al Parco archeologico di Sellero, passando per il Museo di Nadro e altri due siti della Riserva (Foppe di Nadro e Sottolaiolo di Paspardo).

“Preistoric Ketodamos”
Un’autentica full immersion di due giorni nell’Età Neolitica, attraverso laboratori per bambini e adulti di accensione del fuoco, creazione di bracciali e monili preistorici, costruzione di tamburi sciamanici, musica con strumenti arcaici, ma anche spettacoli e performance in abiti preistorici, che consentiranno di vivere in prima persona un’esperienza unica: come vivevano i nostri antenati nell’età della pietra. Si comincia sabato alle ore 14 con l’apertura dei campi e i laboratori, poi alle 18;30 lo spettacolo “Sotto Roccia” scritto diretto e interpretato da Riccardo Fritz Piricò, e a seguire, alle 19:30 la performance in abiti neolitici “La danza del cervo” a cura del gruppo PTHA, e a seguire, per tutta la notte “PaleoMasterChef”, performance di cucina preistorica.
Domenica dalle ore 9 il corso di costruzione di tamburo sciamanico; alle 10 una visita guidata alle incisioni e inizio laboratori; alle 13 assaggio di cucina preistorica e dalle 15;30 performance di ritmi con tamburi e altri strumenti preistorici. Naturalmente anche “food and beverage” non necessariamente preistorico.

“Sotto Roccia. La vera storia delle Incisioni Rupestri”
Dalla presentazione dello spettacolo:
“Ancora oggi sono molti i misteri riguardo la storia e le usanze delle popolazioni Camune, che hanno lasciato i segni della loro vita in Val Camonica e in altre valli, in un arco temporale che copre circa undicimila anni. I numerosi studi fatti su queste popolazioni, non hanno ancora decifrato con precisione le numerose testimonianze giunte fino a noi, da quei tempi così lontani: infatti lo studio delle iscrizioni rupestri dei Camuni, hanno spesso posto agli esperti, più domande che risposte.
Chi sceglieva il colore delle tendine? Chi faceva la spesa? E soprattutto, chi portava fuori la spazzatura alla sera? Fitto mistero copre ancora questi aspetti così importanti della quotidianità, mistero che sarebbe importante dipanare per ritornare alle radici e ricomporre i tasselli mancanti della genesi che ha portato alla civiltà contemporanea. Tra le domande fondamentali, ancora senza risposta: i camuni lasciavano la tavoletta del wc alzata o abbassata? Donne e uomini litigavano per questo? Visto il larghissimo abusivismo roccioso, avevano anche loro problemi con il catasto? Ne parleremo con l’attore, filosofo e antropologo Riccardo Piricò, esperto di ufologia e pittura monocolore, co fondatore dell’Associazione “Camuni for President”, laureato in Scienze Molto Antiche presso l’Università di Pavia, diplomato in tromba antinebbia al Conservatorio di Alessandria, con alle spalle numerosi Master alla Rocquefort Cheese Institute del Massachusset.
Durante lo spettacolo verrà anche finalmente chiarito il mistero nato intorno alla recentissima scoperta di un reperto archeologico di straordinaria importanza, frutto degli scavi nel giugno del 2023 presso il sito archeologico di Foppe di Nadro: una tavoletta con iscrizioni in lingua retico camuna, relativa ad una multa per incisioni absive”.
Riccardo “Fritz” Piricò

“Alla scoperta delle Rose Camune”
Quali miti costellavano i racconti di queste popolazioni preistoriche le sere d’inverno accanto al fuoco, nelle capanne? E quali riti si svolgevano ai piedi di quelle pareti di roccia fitte di petroglifi?
A condurre questo viaggio attraverso i labirinti di segni e significati incisi sulla pietra, non un archeologo o una guida turistica, ma Virgilio Patarini, gestore dei Parchi di Luine e di Sellero e co-gestore, fino a poche settimane fa, dei servizi della Riserva delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, nonché operatore didattico di tutti questi parchi, ma soprattutto autore e regista teatrale, critico e curatore d’arte, oltre che artista visivo. Per provare a leggere quel dedalo di segni non solo nella consueta (e imprescindibile) chiave archeologica, fondamentale per sapere, ma non sufficiente per comprendere, ma anche attraverso uno sguardo multidisciplinare che consideri pure gli aspetti più propriamente “artistici”, “performativi” e “antropologici” insiti nel fare e fruire delle incisioni. Per provare a farsi delle domande che aprano verso possibili scenari capaci di farci addentrare il più possibile nei “misteri” dei Camuni. A partire dall’enigma delle Rose Camune.
Alla fine del viaggio molto probabilmente non avremo risposte, ma solo altre domande, forse più utili ad immaginare scenari verosimili in cui collocare lo straordinario patrimonio iconografico del primo sito Unesco italiano.
Ultimo aggiornamento: 26/08/2024 20:39:55
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