Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

La staffetta della Memoria ha unito Val di Scalve e Valle Camonica

Durante le celebrazioni del 101esimo anniversario del Gleno

Darfo Boario (Brescia) - "La staffetta della Memoria" ha unito Val di Scalve e Valle Camonica nelle celebrazioni del 101esimo anniversario del Gleno. Il 1° dicembre 1923 la diga del Gleno cedette e 6 milioni di metri cubi di acqua portarono con loro morte e distruzione. Dopo aver spazzato via interi paesi in Valle di Scalve, la furia dell'acqua raggiunse Corna di Darfo: in totale 345 le vittime.
La tragedia avvenne fra le 7.15 e le 7.35.

Oggi alle 7:15 nella chiesa di Bueggio è stata celebrata la Messa, alle 7:35 le campane di Corna di Darfo hanno suonato a distesa, seguite alle 7:40 dalla preghiera in ricordo e dal lancio di un mazzo di fiori dal ponte sul Dezzo.

Alle 8:15 è partita da Bueggio, sotto i resti della diga, la "Staffetta della Memoria", quindi tappa alla chiesa di Dezzo, al ponte di Angolo Terme, e conclusione nella chiesa del Sacro Cuore di Corna, dove si è svolta la commemorazione, alla presenza delle autorità, i sindaci di Angolo, Cristian Zanelli, e di Darfo, Dario Colossi, i gruppi alpini, le associazioni e i rappresentati del comitato che ha promosso, con in testa Stefano Albrici le iniziative per ricordare la tragedia del Gleno.

"Quel drammatico 1° dicembre 1923 ha segnato profondamente la nostra valle, lasciando ferite che ancora oggi ci parlano. Ogni casa distrutta, ogni strada spazzata via, ogni grido rimasto inascoltato ci ricorda che dietro ogni grande opera ci sono vite umane, comunità e legami. Il disastro del Gleno ci insegna che l’uomo ha un potere immenso: può costruire o distruggere, creare sicurezza o seminare rischi. Ogni decisione, ogni azione ha conseguenze. Sta a noi, oggi, scegliere di agire con responsabilità, per evitare di ripetere gli errori del passato. Ma oggi non siamo qui solo per piangere. Siamo qui per riflettere. La memoria non è solo un tributo al passato. Ricordare significa dare voce a chi non può più parlare, significa imparare dai loro sacrifici per costruire un domani più consapevole e rispettoso delle fragilità della natura e della vita umana", ha sottolineato il sindaco di Angolo, Cristian Zanelli.

Le celebrazioni si sono concluse alle 16:30 a Schilpario dove è stato presentato lo spettacolo “La ciclopica costruzione. Il disastro del Gleno e le sue storie”, con voce narrante di Giorgio Personelli e accompagnamento musicale.
Ultimo aggiornamento: 02/12/2024 07:44:13
POTREBBE INTERESSARTI
Iscrizioni entro il 5 gennaio 2025, referente Devis Kaswalder
Madesimo (Sondrio) - Luce, calore e tradizione: non è dicembre senza le fiaccolate sulla neve a Madesimo, un evento...
Il programma degli appuntamenti tra Lavarone e Folgaria
ULTIME NOTIZIE
Persona in escandescenza a casa segnalata all’Autorità Amministrativa. Altra denuncia per incidente stradale
Tra gli eventi: aprés ski al giovedì e domenica, cene alla sera e una notte di Capodanno emozionante