Malegno -
Giornate Fai di Primavera: appuntamenti a
Malegno. Protagonista della edizione di marzo 2025 il
Borgo di Malegno con la sua lunga storia.
Il grande evento culturale che valorizza il patrimonio storico, artistico, ambientale italiano è moolto atteso anche in Valle Camonica, offrendo l'opportunità di esplorare il territorio e scoprirne le ricchezze, sia attraverso luoghi noti come chiese, che spesso passano inosservati nonostante siano accessibili, sia attraverso luoghi meno conosciuti e normalmente non visitabili come case o aziende private.
Nell’edizione targata 2025 particolarmente importante per la celebrazione del 50esimo di fondazione sodalizio, il
Gruppo FAI di
Valle Camonica propone di aprire uno sguardo nuovo su quella che si è rivelata una fusione di eccellenze: Malegno. Situato nel cuore della Valle Camonica, incastonato tra le montagne, è un ricco paese di fondovalle in cui i tratti della storia e di un passato fiorente hanno lasciato profonde tracce, anche se il suo nome è famoso per celebre corsa automobilistica
“Malegno-Borno”.
“
Malegno conserva incredibili tesori di architetture, di arte, di storia - osserva Alessandra Giorgi, Capo Gruppo FAI di Valle Camonica -
In questo borgo proporremo esperienze di visita che rispecchiano il cuore del paese stesso e la sua lunga tradizione: una storia di assistenza, di lavoro, di cultura che si evolve affiancata da una vibrante comunità capace di promuovere la solidarietà fin dal medioevo”.
L'obiettivo è guidare i visitatori alla scoperta di queste ricchezze dalle
14.30 di
sabato 22 a tutta la
domenica 23. La collaborazione con l'Amministrazione Comunale, la Parrocchia, la Pia Fondazione di Vallecamonica e famiglie ha reso possibile la creazione di percorsi che mettono in luce l'autentica originalità di Malegno. “
La proposta del FAI di organizzare le Giornate di Primavera a Malegno è stata accolta con enorme piacere dalla nostra amministrazione, onorandoci per l’attenzione dimostrata - commenta il sindaco
Matteo Furloni entusiasta di ospitare le Giornate di Primavera -
Le giornate FAI rappresentano un’occasione eccezionale per conoscere luoghi di notevole pregio storico-artistico e rilevanza sociale raramente accessibili". Un impegno davvero fattivo da parte di tutta la compagine amministrativa che ha espresso - e continua ad esprimere - il pieno sostegno nell'aiutare i volontari del FAI sia nella fase organizzativa che in quella di formazione che della gestione.
"Ci siamo spesi al massimo per rendere agevole il lavoro dei volontari e assicurare che tutto possa procedere al meglio - aggiunge la vice Sindaca
Alessia Serini -
Abbiamo messo in campo tutte le nostre energie e competenze per promuovere al meglio le bellezze presenti nel nostro territorio. Un’opportunità che il FAI ci ha regalato per celebrare la bellezza e l’arte di Malegno.”
In un clima di totale collaborazione è stato possibile proseguire anche un progetto che sta particolarmente a cuore al
Gruppo FAI di
Valle Camonica, ovvero l’apertura straordinaria il sabato mattina per i giovani studenti degli Istituti Comprensivi vicini: una esperienza che vuole avvicinare i più giovani alla bellezza ed alla conoscenza del territorio; una crescente consapevolezza, presupposto della conservazione futura
. “Ad oggi sono più di 200 i bambini e ragazzi delle scuole medie che, accompagnati dai loro insegnanti, visteranno alcuni dei beni proposti nel corso delle “Giornate” - racconta
Elisa Guizzetti, referente per la Scuola del Gruppo valligiano
-. A loro sarà consegnato anche un piccolo passaporto che riporterà tutti i beni proposti: ad ogni visita (sia fatta con la scuola che con i genitori nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica) sarà apposto un timbro. Chi completerà il suo “Passaporto per la cultura” raccogliendo i 6 timbri riceverà un premio”.
Un progetto per i giovani che si affianca a quello maggiormente coinvolgente degli
“Apprendisti Ciceroni”, gli studenti del
Liceo Golgi di
Breno - con la professoressa
Alessandra Pedersoli - che guideranno i visitatori attraverso percorsi di approfondimento che includono elementi di urbanistica, architettura, arte e molto altro.
“Tutte queste iniziative sono state realizzate grazie a un lavoro di rete e di squadra - riprende la
Capo GruppoSinergie attivate con gli Enti pubblici (dal comune alla Comunità Montana di Valle Camonica), c
on la Parrocchia, la famiglia Nobili che dobbiamo ringraziare per aver aperto le porte di casa con la massima disponibilità. Un doveroso e speciale ringraziamento va tutti i formatori: Oliviero Franzoni, Alessandra Pedersoli, Flora Peluchetti, ma gratitudine particolare va rivolta a Claudio Furloni, prezioso storico malegnese che ha saputo tradurre la conoscenza in percorsi di visita”. “Ogni edizione (sia in primavera che in autunno) è una splendida opportunità per far conoscere la nostra Valle, vero scrigno di natura, arte e bellezza non solo ai turisti e ai visitatori che vengono da fuori, ma anche a chi ci vive che non sempre ha la corretta percezione e conoscenza di tutto questo patrimonio – dichiara Priscilla Ziliani, Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Camonica- Grazie a tutti i volontari del FAI per il lavoro prezioso per la valorizzazione del nostro territorio”.
I luoghi che saranno raccontati dai volontari FAI nelle Giornate di Primavera 2025 saranno quindi: Archivio del Pio Luogo degli Esposti, Casa Nobili; Chiesa di Sant’Andrea Vecchia; Chiesa di Santa Maria al ponte; Sulle tracce della memoria: il Cimitero
Riservata ai soci Fai: sull
e tracce della memoria: il Borgo A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi, e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali
Archivio del Pio Luogo degli Esposti. Durata del percorso: 30 minuti Punto di ritrovo: Via Lanico, 2 - Ampio parcheggio Il Pio Luogo degli Esposti di Malegno, fondato nel 1731 in Val Camonica, era una struttura destinata ad accogliere i bambini abbandonati, un fenomeno comune nell'epoca pre-industriale a causa di difficoltà economiche e sociali. Promosso dalla Chiesa e dalle autorità locali, offriva assistenza ai neonati, spesso lasciati davanti alla ruota dell'istituto, garantendo loro cure e, in alcuni casi, affidamento a famiglie locali per lavori domestici e agricoli. La struttura, di impronta religiosa, svolse un ruolo chiave nell'assistenza infantile, seppur con rigide regole. Le difficoltà economiche aumentarono il sussidio pubblico per incentivare l'accoglienza dei bambini. Oggi, il suo archivio è conservato presso la Pia Fondazione di Valle Camonica, che continua l'opera di sostegno sociale, principalmente verso anziani e persone con disabilità. Il Pio Luogo resta una testimonianza storica della solidarietà comunitaria e dell'evoluzione dell'assistenza sociale in Italia? Nel Pio Luogo degli Esposti di Malegno, attraverso documenti, oggetti e materiali storici, verranno narrate le storie di coloro che furono accolti tra queste mura. Ogni pezzo, ogni testimonianza racconta la vita di un bambino abbandonato, ma anche la storia di una pratica che oggi è in disuso. L'importanza di questi racconti risiede nel fatto che permettono di rivivere, attraverso la memoria, l'esperienza umana di un passato spesso nascosto. Ascoltare queste storie, contestualizzate da materiali autentici, offre la possibilità di riflettere sulla condizione sociale di un'epoca e di comprendere l'evoluzione delle politiche di accoglienza. Gli oggetti, come vestiti e documenti, sono testimoni silenziosi di un mondo che non esiste più, ma che ha segnato il destino di molti. Ogni storia di bambino esposto, raccontata con la profondità di un'esperienza viva, evoca emozioni forti, e restituisce un frammento di storia locale che ancora oggi fa riflettere sul valore dell'accoglienza e della solidarietà. La narrazione di questi eventi, unita agli oggetti conservati, regala un'esperienza di scoperta unica, che rende viva una pratica antica che ha segnato la storia di Malegno e non solo (
foto credit Fai Valle Camonica).
Casa Nobili. Durata del percorso: 35 minuti .Punto di ritrovo: Via Lauro, 14 Malegno, con originiromane, deve il suo nome a un violento scontro del 1156 tra Borno e Lozio, legato ai conflitti tra guelfi e ghibellini.