Temù (Brescia) - Omicidio di Temù, confermato l'ergastolo per tutti e tre gli imputati, Silvia e Paola Zani e Mirto Milani. Il presidente della Corte d'Assise d'Appello Claudio Mazza, una manciata di minuti dopo le 13 ha letto la sentenza di Appello nei confronti dei tre imputati per l'omicidio di Laura Ziliani, 55 anni, ex vigilessa di Temù, avvenuto l'8 maggio 2021 a Temù e ritrovata sul greto del fiume Oglio l'8 agosto dello stesso anno.
Nell'udienza odierna si è conclusa la discussione con l'arringa dell'avvocato
Michele Cesari, difensore di
Paola Zani, che ha ricordato il ruolo marginale nel delitto della sua assistita, il comportamento tenuto in carcere con il desiderio di riabilitarsi, quindi, con le attenuanti, ha invocato una pena differenziata rispetto agli altri due imputati, inferiore all'ergastolo.
L'accusa, rappresentata da
Domenico Chiaro, ha chiesto la conferma di
tre ergastoli, perché "
è stato un omicidio lungamente premeditato e commesso con atrocità da tutti e tre, quindi tutte e tre devono avere una pena uguale e si chiede la conferma della sentenza di primo grado con tre ergastoli".
La parte civile con l'avvocato
Piergiorgio Vittorini ha posto l'accento sul mancato pentimento dei tre imputati e ha chiesto l'ipoteca sugli immobili di Temù come garanzia per la terza sorella Lucia, che era all'oscuro di quanto fatto da Paola e Silvia, mentre l'avvocato
Maria Pia Longaretti, che assiste
Silvia Zani, aveva chiesto alla Corte di differenziare le sentenze dei tre imputati.
La
Corte d'Assise d'Appello è entrata in camera di Consiglio poco prima delle 11 e una manciata di minuti dopo le 13 il presidente
Claudio Mazza ha letto la sentenza: confermati i tre ergastoli e definite le spese processuali. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.