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Panathlon Club Vallecamonica, serata verso Milano-Cortina 2026

Ospiti i protagonisti dello sci di fondo

Darfo Boario Terme (Brescia) - Il Panathlon Club Vallecamonica con lo sci di fondo verso Milano-Cortina 2026 ‘Road to “Milano-Cortina 2026” lo Sci Nordico’: questo il titolo della prima conviviale del Panathlon Club di Vallecamonica che si è riunita all'Albergo Ristorante Aprica a Darfo Boario Terme (nella foto in sequenza alcuni momenti e i relatori della serata).

All'inizio della serata il presidente Ottavio Bonino e dal socio Andrea Pizio che hanno evidenziato come il Panathlon Club di Vallecamonica voglia in questo anno che ci separa da Milano - Cortina 2026 porre l’attenzione sulle discipline dello sci che saranno protagoniste alle Olimpiadi e dopo lo sci alpinismo nel 2024 ecco lo sci di fondo, protagonista a Schilpario con i Mondiali Junior e Under 23.

Il primo ospite ad intervenire è stato il Direttore Tecnico della Nazionale Italiana giovanile Paolo Rivero che ha ben delineato la sua carriera come atleta e quindi come allenatore e Responsabile Tecnico a livello nazionale "Il mio compito, insieme al mio staff, è quello di organizzare e gestire tutto il fondo giovanile, dagli allenamenti, alla preparazione, alla programmazione e in generale gestire tutta l’organizzazione della disciplina, regolamenti, calendari, gare, rapporti con le società sportive, quindi non solo gli atleti, l’agonismo ma un’infinità di altre cose".
Il Maresciallo maggiore Davide Carrara, referente di tutti i corpi militari sportivi ha invece spiegato come da sempre molti atleti entrano a far parte dei Corpi Militari per poter avere una maggiore tranquillità nella loro carriera sportiva. "Attraverso dei Bandi del Ministero della Difesa i diversi corpi militari inseriscono al loro interno giovani atleti che per meriti sportivi vengono poi selezionati ed entrano ufficialmente a far parte dei carabinieri, della Fiamme Oro, Fiamme Azzurre e ultimamente anche Aereonautica e Marina Militare. Ad esempio i quattro atleti che hanno vinto l’oro ai Mondiali di Saalbach appartengono a quattro diversi gruppi sportivi militari".

La parola è poi passata agli organizzatori dei Mondiali di Schilpario, Fausto Denti e Franco Zecchini, rispettivamente presidente della FISI Bergamo e presidente Comitato Alpi Centrali della FISI che hanno ringraziato il Panathlon per la serata e hanno spiegato ai soci come si è giunti all’organizzazione dei Mondiali in Val di Scalve, ospitando oltre 400 atleti e 44 nazioni presenti "abbiamo dimostrato cosa sa fare lo sci bergamasco con 8 sci club coinvolti, centinaia di volontari all’opera per uno spettacolo non solo agonistico che sta raccogliendo notevoli risultati di immagine e gratificazioni’.


Il vice presidente FISI Francesco Bettoni ha poi preso la parola e spiegato il funzionamento di una Federazione così importante come quella dello Sci, del bilancio che viene gestito ‘46 milioni di cui 41 dedicati all’attività sportiva’, dell’organizzazione di ben 76 gare internazionali nelle varie discipline "tra le quali i mondiali a Schilpario e i futuri Mondiali Juniores di sci Alpino a Tarvisio".

Ospite del Panathlon nella serata anche Simon Caprini, francese, vice direttore di gara della Federazione Internazionale Sci che, intervistato in lingua inglese dal socio Andrea Pizio ha espresso la sua meraviglia per la perfetta organizzazione dei Campionati Mondiali di Schilpario in un paesaggio bellissimo e con gente molto gentile, le gare hanno un livello tecnico molto alto e ‘ho raccolto commenti molto positivi da parte di tutte le nazioni presenti’. Non poteva mancare in una serata dedicata allo sci di fondo e alla Val di Scalve la presenza di Giulio Capitanio, indimenticabile campione di sci di fondo, olimpionico a Innsbruck 1976, Lake Placid 1980 e Sarajevo 1984. "E’ per me un piacere essere qui e parlare di una competizione mondiale che si svolge a Schilpario dove sto vedendo belle gare e la felicità di tutti gli atleti, per il sole, le montagne, il cibo e la disponibilità di tutti’.

La parola è poi passata ai soci per alcune domande e il presidente onorario Roberto Gheza ha chiesto al Maresciallo Carrara alcune informazioni sulla presenza degli atleti nei gruppi sportivi militari "Dopo aver accolto il giovane atleta nel Gruppo Sportivo Militare lo si segue in tutta la sua carriera e in accordo con i tecnici federali si può decidere se continuare a tenerlo come atleta o lasciarlo inserito nel Gruppo Sportivo con altre funzioni. Poi decide l’atleta se congedarsi o continuare a lavorare nell’ambito militare, magari come allenatore, come skiman".

Ha poi continuato a parlare dei Gruppi Sportivi Militari Erika Antoniol, responsabile delle Fiamme Oro di Moena dove gestisce circa 110 persone, un centinaio di atleti e 10 tecnici "ogni atleta entra nel gruppo sportivo per concorso pubblico per titoli sportivi e terminato il percorso agonistico lo aiutiamo a continuare a lavorare nel suo ambito sportivo". Il socio Ausilio Priuli ha posto l’accento sui cambiamenti climatici chiedendo come la Federazione Italiana stia lavorando per diminuirne gli effetti sui vari comprensori. Ha risposto Francesco Bettoni: ‘La FISI non ha compiti istituzionali per cui la nostra azione si concentra sugli allenamenti che oramai vengono programmati in Argentina o in Nuova Zelanda per alcuni atleti. Stiamo incentivando altre attività come lo Skiroll o lo Sci d’erba, altre nazioni stanno costruendo gli Skidome, noi in Italia utilizziamo spesso Livigno 3000. Sicuramente il cambiamento climatico sta incidendo sui costi e sulla programmazione’.
Il presidente Bonino ha poi chiesto al Direttore Tecnico Rivero quali prospettive ci sono in termini di risultati per la Nazionale italiana. "L’Italia ha sempre avuto un passato di vittorie, oggi il livello è altissimo già a livello giovanile, stiamo lavorando bene, ci vuole pazienza e tempo per crescere ma posso dire che qualche talento c’è anche oggi’ E la giornata di un atleta oggi come si svolge? ‘Dipende chiaramente dalle gare e dagli allenamenti, un conto è una gara sprint che dura un’intera giornata oppure una gara sui 10 o 20 km; è chiaro che c’è un’alimentazione particolare e allenamenti particolari".
Il socio Andrea Pizio ha poi ringraziato tutti gli ospiti, ha citato il socio Paolo Carrara che sponsorizza un atleta locale che partecipa ai Mondiali e ricordato, con un applauso di tutti i presenti, Fabio Maj che sta attraversando un particolare momento della sua vita. La consegna dei gagliardetti e del libro sulle incisioni rupestri del socio Ausilio Priuli ha chiuso la Conviviale, con i prossimi appuntamenti del Panathlon Club di Vallecamonica per l’Assemblea Annuale e la Conviviale di marzo.
Ultimo aggiornamento: 12/02/2025 00:33:58
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