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Passo Gavia: il ciclista Alberto Pozzi ricorda Tarcisio Persegona

Ponte di Legno - Un amico, anzi qualcosa di più. Alberto Pozzi, ciclista bresciano, 54 anni, racconta quel legame speciale con l’amico Tarcisio Persegona, morto lo scorso 9 novembre a Parma.
Pozzi - Persegona - Passo Gavia


Il 10 agosto Ponte di Legno dedicherà una giornata al “ciclista del Gavia” - come è stato chiamato - e al Passo Gavia sarà benedetta la stele realizzata dall’artista dalignese Edoardo Nonelli in omaggio a Tarcisio Persegona che ha compiuto ben 550 ascese al Gavia.


Alberto Pozzi (nella foto con il manifesto al Gavia) ricorda l’amico Tarcisio Persegona: “Ho conosciuto Tarcisio più di 20 anni fa, ero alle prime ascese al Gavia, mentre lui ne aveva già qualche centinaio al suo attivo. Aveva iniziato a salire quando la strada non era ancora asfaltata, tra nubi di polvere, e il Gavia era una salita mitica per ciclisti e non.

Dopo le prime ascese insieme, l’amicizia si è intensificata, così ho potuto apprezzare Tarcisio Persegona, l’imprenditore innamorato del ciclismo che ha dato tanto a quello sport.


In casa custodiva tra l’altro un ricco materiale, cimeli, foto e ritagli di giornali sulle imprese dei ciclisti. Inoltre mi colpivano i suoi racconti, che erano davvero speciali: fin da piccolo aveva iniziato a pedalare, a 13 anni partecipava a gare ma senza allenarsi perché doveva lavorare. Poi si affermò come imprenditore e al ciclismo diede molto, diventando sponsor di team professionisti e amico di tantissimi campioni. Con Tarcisio sono entrato in simbiosi e nel corso degli anni, oltre a salire insieme al Gavia, partecipavamo alle serate sul ciclismo e ad eventi che venivano organizzati a Ponte di Legno o in altre località e ci frequentavamo anche durante l’anno. I suoi consigli sono stati molto utili, grazie a lui sono anche cresciuto e mi è stato vicino quando ho deciso di tentare il record del Gavia che poi ho centrato. Per me Tarcisio è un esempio, il ciclista che ha compiuto 550 ascese al Gavia e il 10 agosto lo ricorderò in modo particolare. Sarò sempre vicino alla sua famiglia, alla moglie Gabriella e ai figli, che mi ha accolto e con loro continuerò a rivivere il mito di quel grande uomo di ciclismo, di nome Tarcisio Persegona”.

Ultimo aggiornamento: 06/08/2019 00:30:38
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