Darfo Boario (Brescia) - "Bobo nacque, come spesso accade, per disperazione. Ero un uomo inquieto, in crisi. Cercavo che cosa fare da grande. L'immagine di Bobo nacque d'istinto. Anche il nome. Bobo è un arrabbiato, disilluso, romantico, democratico, di sinistra". Così si raccontava Sergio Staino, architetto, soprattutto intellettuale militante, che con il suo gesto grafico, acuto e profondo, brillante e graffiante, ha saputo descrivere con Bobo - personaggio iconico nato dalla sua penna - il nostro mondo, disorientato e complesso.
Un grande toscano, Staino, che tuttavia ha sempre avuto uno stretto rapporto con la Valle Camonica, conosciuta in tutto il mondo per l'incredibile ricchezza e varietà di incisioni rupestri e per questo dichiarata nel 1979 Patrimonio Mondiale dell'Unesco quale primo sito italiano, con circa 300mila segni incisi su 1800 rocce in 30 diversi Comuni e distribuiti in 8 Parchi.
E nella Valle dei Segni Sergio Staino ha lasciato un segno. Insieme alla scrittrice Nini Giacomelli famosa autrice di testi per canzoni, è stato l'ideatore del progetto dal titolo Pitoon, i pitoti in cartoon e la Valle Camonica vuole restituire a Staino quello che lui così generosamente ha sempre donato, con tre mesi di importanti manifestazioni che hanno preso il via il 2 agosto e si protrarranno sino a ottobre inoltrato. Da luglio, invece è stato bandito un concorso dedicato a giovani fumettisti e illustratori, che nel mese di luglio hanno presentato le proprie opere che saranno giudicate da una giuria di esperti presieduta da ELLEKAPPA e che saranno premiati il 28 settembre.
"La Valle Camonica gli deve molto - precisa Giacomelli - era legato alla nostra terra così ricca di storia e di arte; e per questo a poco meno di un anno dalla sua scomparsa proprio in terra camuna abbiamo deciso di far nascere un premio dedicato a Sergio, per stimolare e continuare quella tradizione artistica da lui così fortemente tracciata. Una occasione importantissima per far conoscere le immense ricchezze della nostra Valle che una sensibilità come quella di Staino aveva percepito benissimo. E questo è solo il primo anno. Il Premio Staino deve essere un appuntamento fisso con una programmazione che dovrà contemplare attività sempre più articolate e di grande rilievo, sempre collegate al territorio, ma che dal territorio dovranno uscire per portare nel mondo la bellezza e il valore inestimabile delle incisioni rupestri, sempre in compagnia di BOBO".
Già avviato nel mese di agosto, il Premio Nazionale Sergio Staino- Pitoon ha una tessitura che attraversa tutti i generi artistici, dalla musica, al teatro, al cantautorato, sottesi da un unico comune denominatore: la raffinatezza, quella stessa che ha sempre caratterizzato il pensiero di Staino, e giornate assai significative, insieme alle altre, saranno il 27 e 28 settembre.
Venerdì 27 settembre Darfo Boario Terme sarà lo scenario (ore 21 Cinema Garden Multivision) per Mauro Pagani e il suo 2024 Crêuza de Mä. A quarant’anni di distanza dalla pubblicazione dell’omonimo album scritto a quattro mani con Fabrizio De Andrè, Pagani ha deciso di affrontare una nuova avventura accompagnato questa volta da sei musicisti, da una corista e un corista, per riproporre le sonorità e le melodie, senza tempo e senza spazio, narrate da Crêuza de Mä. «Creuza de Ma compie 40 anni: Fabrizio ed io, lo registrammo nel 1983 e venne pubblicato l’anno successivo – racconta Pagani. Un album incollocabile nello spazio tempo, sospeso, scevro da tendenze, arcaico, ma sempre attuale. Il mio bisogno, di uomo e di artista, di issare le vele, in questi strani giorni, è incontenibile. Le rotte che, scrivendo l’album, immaginavamo solcate da bastimenti carichi di spezie, oggi sono, nella realtà, una via di fuga, e per molti, troppi, dall’ingiustizia. Il viaggio da capo, dunque e, se possibile, a un volume ancora più alto, perché tutti ci sentano bene…».
Riavvolgendo il nastro a quarant’anni fa, Pagani racconta che aveva le idee molto chiare in merito all’album, avendo raccolto molto materiale che lo portarono a scrivere le musiche in soli due mesi, ma una volta giunto alla produzione in studio, le cose si sono complicate: «C’’era tanto da fare, Fabrizio è stato molto coraggioso, decidendo di pubblicare un disco che forse neanche a Genova avrebbero capito completamente. Ma lo ha difeso sempre strenuamente.
Io ho avuto tanti dubbi dopo, ripensamenti». Un disco realizzato in un momento cruciale nella vita artistica di Pagani che da un paio d’anni aveva lasciato la PFM e avvertiva l’esigenza di dedicarsi alla musica che più aderiva alla propria fisionomia artistica. «Frequentavo Moni Ovadia, Demetrio Stratos, Pasquale Minieri del Canzoniere del Lazio, andavamo tutti nella medesima direzione. Erano gli anni della Nuova Compagnia di Canto Popolare, i Dischi del Sole, le ricerche di Lomax, Leydi, De Martino… Per molto tempo non sono più riuscito ad ascoltare rock, a parte i Police e poche altre cose. Poi l’incontro con Fabrizio De André e l’inizio del cammino che avrebbe portato a un vero e proprio capolavoro, al nostro Crêuza de Mä».
Accanto a Pagani nel concerto del 27 si schierano le due voci di supporto, Elena Nulchis e il senegalese Badara Seck, Walter Porro (keyb e synth), Claudio Dadone (gtr e bouzouki), Max Gelsi (basso), Joe Damiani (batteria e percussioni), Eros Cristiani (pianoforte e tastiere) e Mario Arcari ai fiati.
Una giornata particolare: il 28 settembre segna un appuntamento particolarmente significativo, ovvero una giornata interamente dedicata a Sergio Staino.
I “lavori” si aprono con il primo convegno dedicato a Staino dal titolo Tracce di Bobo nella Valle dei Segni. Una giornata di studi dove si passeranno il testimone personalità della cultura, del giornalismo, insieme alle alte figure istituzionali tra cui Alberto Piantoni, Presidente della Fondazione Valle dei Segni, Sergio Bonomelli, Presidente del G.I.C. del Sito Unesco 94, a Bruna, Michele e Ilaria Staino, moglie e figli di Sergio, a Cinzia Terlizzi (giornalista Rai), agli artisti Laura Scarpa, Joshua Held, Vanna Vinci, Bruno Luverà, Alessio Lega, Sergio Secondiano Sacchi Direttore Artistico quest’ultimo del Club Tenco. Conclude i lavori Nini Giacomelli, Direttore Artistico del Centro Culturale Teatro Camuno e del Festival Shomano e Pitoon.
Ancora il 28 settembre si inaugura nel Palazzo della Cultura di Breno la mostra Bobo incontra Pitoon e la Valle dei Segni. L’esposizione, suddivisa in due aree tematiche, è dedicata alle opere di natura ambientalista di Staino molto sensibile alle problematiche dell’eco-sostenibilità e ai disegni realizzate da Staino per il Festival Shomano. La mostra resterà aperta fino al 6 ottobre.
Alle ore 21, sempre a Breno, sul palcoscenico del Teatro Ali saliranno i vincitori della prima edizione del Premio Nazionale Sergio Staino – Pitoon.
Insieme con i vincitori sarà di scena il Michele Staino & Arms Ensemble per dare voce al Concerto per matita e orchestra – strisce di Sergio Staino. Originale e emblematico titolo per una favola sinfonica a episodi, Concerto per matita e orchestra rappresenta scene di vita familiare dei personaggi, accompagnate dalla musica composta per raffigurare con il segno dei suoni quelle emozioni e situazioni che la matita di Staino ha saputo creare con il disegno. Un concerto dove scorreranno parallelamente note e videoproiezioni, una drammaturgia che procede a doppio binario, musicale e narrativo, tutto condotto sul filo della leggerezza, come suggerisce lo swing, genere scelto per questa performance, che suggerisce ironia, divertimento, ‘spensierata riflessione’. Il concerto è perfettamente in linea con quella che è stata la poetica di Staino, da sempre promotore della contaminazione tra generi e linguaggi diversi.
Con Michele Staino al contrabbasso ci sono Claudio Ingletti, Alessandro Fabbri, David Micheloni, Andrea Rinaldi (direttore e pianoforte). Le videoproiezioni sono a cura di Vittorio Conti.
Una sezione della kermesse dedicata a Staino, come annunciato si svolgerà a Roma dove il 12 ottobre il Parco di Mediterranea Rete ( nei pressi di Villa Pamphili)accoglierà il vernissage della mostra Bobo incontra Pitoon e la Valle dei Segni cui parteciperanno ELLEKAPPA cui verrà consegnata la Penna Shomanica e Bruna Pinasco Staino. All’interno della mostra saranno esposte anche le opere vincitrici del Premio Staino.
Alle ore 21 il parco di Mediterranea Rete sarà il palcoscenico di Canti a Bobo, Canti e tanghi per Sergio Staino, con Alessio Lega (voce e chitarra), Guido Baldoni (voce e fisarmonica) e Michele Staino (contrabbasso) e a seguire CantaStaino collettivo – jam session con Paolo Capodacqua, Luigi Mariano, Fabrizio Emigli, Ludovica Valori e i Traindeville.