Esine (Brescia) - Numeri importanti per l'assistenza sanitaria nel periodo natalizio sul territorio dell'
Asst di
Vallecamonica.
Durante le festività - dal
24 dicembre 2024 al
6 gennaio 2025 - sono stati registrati
2.253 accessi al
Pronto Soccorso degli ospedali di
Edolo ed
Esine e quasi
500 accessi ai servizi territoriali.
Seguendo una tendenza che appare sempre più in incremento negli ultimi anni, durante le
festività natalizie la
Valle Camonica ha ospitato un ingente flusso di
turisti che hanno
affollato le località del nostro territorio.
Questo ha comportato un forte impatto sull’erogazione dell’assistenza sanitaria, in particolare inerente il
primo soccorso per quanto riguarda
traumi e
infortuni propri degli
sport invernali, nonché le complicanze legate ai
virus stagionali.
Il bilancio dell’attività sanitaria in questo periodo vede un forte affollamento del
Pronto Soccorso degli
ospedali di
Edolo ed
Esine: tra la vigilia di Natale 2024 e l'Epifania 2025 si sono registrati ben
2.253 accessi ai Pronto Soccorso degli ospedali di Edolo ed Esine, così articolato:
1.351 ad
Esine e
610 ad
Edolo, ai quali vanno aggiunti
193 triage pediatrici e
99 triage ginecologici, con una media giornaliera di 160 utenti. La sintomatologia prevalente è legata a febbre e sintomi delle alte vie aeree (187 casi); rilevante anche il dato sui traumi cranici (33) e disturbi neurologici (56).
Sono 190 gli utenti hanno poi avuto necessità di ricovero presso le strutture ospedaliere.
Al fine di intercettare i casi di lieve entità sul territorio, evitando di affollare il Pronto Soccorso, per le festività natalizie sono stati potenziati i servizi territoriali, soprattutto per l’alta Valle Camonica, in particolare sono state potenziate le postazioni di Continuità Assistenziale di Edolo e Ponte di Legno, che hanno erogato complessivamente 285 prestazioni sanitarie, comprendenti 132 visite ambulatoriali, 31 visite domiciliari, 122 consulenze telefoniche, operando in coordinamento con il Pronto Soccorso di Edolo ed Esine per l’invio dei casi più gravi.
Nel medesimo periodo l’Ambulatorio Infermieristico IfeC dedicato a residenti, turisti italiani e stranieri e lavoratori stagionali presso la Casa di Comunità (CdC) di Ponte di Legno ha avuto 30 accessi, comprendenti valutazioni, medicazioni semplici, indicazioni per pazienti con sindromi influenzali, misurazione di parametri vitali e orientamento alla rete dei servizi socio-sanitari.
Per quanto riguarda gli accessi all’Hotspot Infettivologico, aperto presso la CdC di Ponte di Legno in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, si sono rilevati 10 accessi per pazienti con problemi respiratori legati alle sindromi influenzali.
Di forte impatto anche l’attività dei Medici di Medicina Generale dell’Alta Valle, che hanno registrato un accesso di 90 turisti in aggiunta alla loro attività ordinaria.
“L’impegno profuso dagli operatori sanitari è stato encomiabile - dichiara il direttore generale Corrado Scolari (nella foto) -, poiché i ritmi di lavoro sono stati intensi e impegnativi, soprattutto se consideriamo le carenze di medici che ancora si riscontrano. Quando la presenza giornaliera in Pronto Soccorso è di 160 persone, le attese di qualche ora sono inevitabili per le patologie non urgenti. I casi più gravi richiedono tempo e concentrazione".
"Il potenziamento dei Servizi Territoriali (Continuità Assistenziale – ex Guardia Medica, Case di Comunità con gli Ambulatori Infermieristici – Hotspot Infettivologici) e il raccordo con gli MMG del territorio, che stanno svolgendo un lavoro egregio - prosegue il direttore generale Asst di Valcamonica - sono la strada giusta per consentire al Pronto Soccorso di dedicarsi ai casi urgenti e gravi”. “Il buon risultato - conclude Scolari - è frutto del lavoro sull’organizzazione delle risorse già presenti nel sistema sanitario della Valle e non ha comportato nuove spese, ma solo un migliore utilizzo delle risorse presenti”. Infine si ricorda che dal 7 gennaio è stato attivato un nuovo Hotspot Infettivologico presso la Casa di Comunità di Pisogne, sempre dedicato a pazienti con problemi respiratori legati alle sindromi influenzali.